Rassegna, 27 marzo 2012
Mario Monti: «Sono pronto a lasciare»
• «Se il Paese, attraverso le sue forze sociali, parlamentari e politiche non si sente pronto per quello che noi riteniamo un buon lavoro, non chiederemmo certo di continuare tanto per arrivare a una certa data». Mario Monti, dalla Corea del Sud, getta sul tavolo della riforma del mercato del lavoro la sua minaccia di dimissioni se il Parlamento dovesse stravolgere il testo approvato dall’esecutivo. Aggiunge: «Non tireremo a campare». Le risposte: «Il Paese è prontissimo ad affrontare una situazione d’emergenza ma per aiutarlo bisogna che ci sia un buon dialogo tra governo, Parlamento e forze politiche per non creare un distacco tra Paese e forze del governo» (Bersani, Pd); «Noi non abbiamo mai considerato il governo come uno yogurt, con una data di scadenza. Il governo si regge sui risultati e quando questi arrivano va avanti. O facciamo una buona riforma o niente riforma. Se dobbiamo fare una riformetta, fra 5, fra 6, fra 7 mesi, aspettiamo 12 mesi. Tra 12 mesi ci saranno le elezioni politiche, se vincerà la sinistra farà la sua riforma dettata dalla Cgil. Se, come penso, vinceremo noi faremo la nostra riforma proseguendo il cammino delle idee di Marco Biagi» (Alfano, Pdl). [Bei, Rep]