Rassegna, 26 marzo 2012
Un’ipotesi per la nuova Rai
• Mario Monti, con l’avvicinarsi della scadenza del Consiglio di amministrazione Rai presieduto da Paolo Garimberti (fine aprile-maggio), così vorrebbe mediare tra Pdl (non si tocchi la Gasparri) e Pd (che esige discontinuità altrimenti non voterà in Vigilanza): nessun cambiamento di leggi ma una intesa stabilita sulla responsabilità politica, con un decalogo concordato tra le parti. Primo: niente politici tra i membri del Consiglio di amministrazione. Secondo: niente ex politici. Terzo: solo personaggi di alto livello culturale e manageriale, di riconosciuta competenza nel settore radiotelevisivo e dei new media, non espressione dei partiti. Quindi, stando all’ipotesi Monti, nuovo Consiglio a 9 membri di cui 7 votati dalla commissione di Vigilanza ma escludendo personaggi collegabili alla politica. Il ministero dell’Economia (quindi Monti) sceglierebbe un manager come proprio Consigliere Rai, sottolineando ancora di più la natura tecnica dell’intervento. Per Monti il candidato ideale come direttore generale sarebbe Enrico Bondi, risanatore della Parmalat. [Conti, Cds]