Rassegna, 24 marzo 2012
La riforma del lavoro e i dipendenti pubblici
• Nel testo della riforma del mercato del lavoro approvato ieri i dipendenti pubblici sono citati così: «Con riguardo al settore del lavoro pubblico», si legge, «eventuali adeguamenti alle disposizioni del presente intervento saranno demandati a successive fasi di confronto». Scrive Calabrò sul Corriere della Sera: «Se la riforma non si dovesse applicare agli statali difficilmente potrebbe sfuggire ad una contestazione di illegittimità costituzionale, per palese violazione del principio di uguaglianza tra i cittadini. Quanto alla invocata specificità del lavoro pubblico, essa ormai è quasi azzerata. Il Testo Unico del 2001 afferma che il rapporto di lavoro pubblico (ad eccezione di magistrati, prefetti, corpo diplomatico, forze di polizia) è regolato dal codice civile ed è equiparato al regime del lavoro subordinato dell’impresa (comma 2, art.2).