Rassegna, 23 marzo 2012
Ucciso Mohamed Merah, l’attentatore di Tolosa
• Dall’altra sera Mohamed Merah, 24enne franco-algerino autore di sette omicidi in tre diversi attacchi tra Tolosa e Montauban, era barricato nella sua casa in rue Sergent-Vigné. Gli agenti speciali hanno continuato per ore a fargli esplodere granate vicino alla porta per tenerlo sotto pressione e impedirgli di dormire. Alle 11 di ieri infilano una microcamera sotto l’uscio per esplorare le stanze (38 metri quadrati divisi in ingresso, soggiorno, camera, cucina, salle d’eau e toilette): lo scovano nel bagno allagato da una trentina di centimetri d’acqua per la rottura di un tubo, con un mucchio di bombe molotov. Indossa un giubbotto antiproiettile sulla jellaba (la tunica lunga tradizionale), impugna una Colt 45, altre due pistole le ha in tasca. Si accorge della telecamera, esce dal bagno sparando all’impazzata, corre fino al balcone per saltare di sotto ma i cecchini sul palazzo di fronte gli sparano in testa. Tra i poliziotti ci sono tre feriti, uno grave. (Leggi anche Il fatto del giorno) [Mattioli, Sta.]
• Fra il primo blitz, alle tre di notte di mercoledì, e quello di ieri, ci sono 32 ore di assedio, che Merah ha passato al buio, senza mangiare né dormire. Ieri l’altro ha detto che si sarebbe arreso nel primo pomeriggio, poi in tarda serata. Infine ha fatto sapere di non avere nessuna intenzione di uscire. Sarkozy aveva chiesto di prenderlo vivo. [Mattioli, Sta.]
• Merah condannato a 18 mesi per uno scippo in banca e poi a un mese di prigione per aver fatto un incidente con una moto che guidava senza patente. Aveva provato ad arruolarsi (senza successo) nell’Esercito. [Mattioli, Sta.]
• Per il suo avvocato difensore Christian Etelin Merah era «affabile, cortese e capace di una certa dolcezza». Non sembrava un estremista islamico: «Beveva, usciva con gli amici, vestiva all’occidentale, non portava la barba. Ho sentito che si era fidanzato, credo pensasse di sposarsi» [Mattioli, Sta.]