Rassegna, 19 marzo 2012
La Farnesina sconsigliava i viaggi nell’Orissa
• «(…) Paolo Bosusco e Claudio Colangelo non dovevano addentrarsi nell’Orissa. Da tempo sul sito internet della Farnesina “viaggiare sicuri” compare una “sconsiglio” ufficiale: “Si sconsigliano i viaggi nell’interno dello Stato e nelle zone rurali, in particolare nei distretti di Kandhamal e Bargarh”. Non solo. “Si sconsiglia vivamente di effettuare trekking individuali o in piccoli gruppi nelle zone himalayane”, avvisa il ministero degli Esteri. Bosusco era esperto di quelle zone, è comprensibile che possa aver ignorato quanto veniva dichiarato in Italia. Ma non poteva ignorare che anche le autorità locali avessero deciso di porre un divieto esplicito. E invece lo ha fatto, sfidando di fatto quello che gli era stato intimato. Da quando è cominciata Green Hunt – l’operazione condotta da forze paramilitari e polizia contro la guerriglia – chi vuole visitare quei posti deve ottenere un permesso. La polizia sostiene che a Bosusco, così come ad altri che ne avevano fatto richiesta, era stato negato. Eppure l’uomo ha deciso di partire ugualmente insieme a Claudio Colangelo. Ed è proprio questo a porre l’Italia in una posizione di grave debolezza nei confronti dell’India. “Siamo diventati improvvisamente debitori”, afferma una fonte diplomatica per illustrare l’attuale situazione». [Sarzanini, Cds]