Rassegna, 19 marzo 2012
Chi sono i maoisti che hanno rapito i due italiani
• Guerriglieri maoisti che hanno rapito i due italiani sono in tutto circa 20 mila. Detti anche naxaliti (dal villaggio di Naxalbari, nel Bengala occidentale), utilizzano kalashnikov e vecchie carabine e girano con bandiere con falce e martello e berretti con la stella rossa. Operano in Bengala occidentale, Orissa, Chhattisgarh, Jharkhand e in un lembo del Maharashtra (territorio enorme che sbocca sulla costa occidentale, a Mumbai). [Sarcina, Cds]
• I maoisti naxaliti, definiti dalla scrittrice Arundhati Roy «gandhiani con la pistola». [Sala, Sta]
• «(…) Il legame con il Maoismo, nei fatti, è un po’ spurio, ed è attribuito a Charu Majumdar, un comunista indiano (deceduto nel 1972) che creò il movimento naxalita nel 1967, dopo aver deciso di abbandonare il Partito comunista indiano. Nato da una famiglia benestante, passò la vita a lottare per i diritti dei contadini indiani ispirandosi alle dottrine di Mao Zedong, e creando una filosofia che si ispira liberamente ai principi della rivoluzione armata dell’ex Presidente cinese. Viste le tensioni ricorrenti fra India e Cina, Pechino è stata più volte accusata di armare i naxaliti, dato che troverebbe strategicamente conveniente l’esistenza di una guerriglia interna al Paese confinante, con cui esistono ancora dispute territoriali. In 40 anni, più di seimila persone sono morte in questo conflitto». [Sala, Sta]