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 2012  marzo 16 Venerdì calendario

Cina, silurato l’astro nascente Bo Xilai

• In Cina le lotte interne al Partito per la successione hanno portato all’epurazione di Bo Xilai, uno dei personaggi più lanciati e fino a ieri certo di entrare nel Comitato permanente del Partito. Bo è stato rimosso ieri dal suo ruolo di Segretario del Partito della municipalità di Chongqing. La metropoli di 28 milioni di abitanti a statuto speciale, come Shanghai e Pechino, che risponde direttamente al governo centrale e non alle autorità regionali. [Sala, Sta] Bo Xilai è stato danneggiato dalla sua lotta senza freni al crimine organizzato e dallo “scandalo di Chengdu”. Spiega Visetti su Rep: «Il 6 febbraio il suo ex braccio destro, Wang Lijun, è fuggito da Chongqing e per due giorni si è rifugiato nel consolato Usa, chiedendo asilo politico. Pochi giorni prima era stato licenziato da capo della polizia e degradato a vice-sindaco dallo stesso Bo Xilai. Wang Lijun si è infine consegnato ai servizi segreti inviati da Pechino che proteggendolo lo hanno messo sotto inchiesta. La sua scomparsa per “una vacanza terapeutica”, nel corso della quale avrebbe accusato Bo Xilai di corruzione e di collusione con la criminalità, è stata indirettamente spiegata ieri».

• Secondo Visetti (Rep) c’è il rischio reale che ora Bo Xilai possa essere incriminato e condannato a un periodo di rieducazione.

• Sul caso di Bo Xilai scrive la Sala (Sta): «Rivale numero uno di Bo, e ormai con un posto quasi assicurato nel Comitato Permanente, è Wang Yang, leader riformatore e segretario del Partito nel Guangdong. Il successore di Bo, invece, è Zhang Dejian, riformatore anche lui, in parte, se non fosse che è anche l’uomo che gestì il giro di vite delle informazioni sulla Sars nel 2003. Un piccolo dettaglio, da cui si vede fino a che punto le tradizionali etichette con cui cerchiamo di capire quello che avviene negli opachi corridoi del potere cinese sono limitati: “conservatori”, “principi”, ”riformatori”, e membri della Lega della Gioventù (dove si troverebbe la base del potere del Segretario generale del Partito e presidente, Hu Jintao) possono con facilità scambiarsi i ruoli».