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 2012  marzo 15 Giovedì calendario

Lavoro, intesa vicina. Fornero: «Già la prossima settimana»

• Sulla riforma del lavoro tutti hanno fatto un passo indietro e ora l’accordo sembra più vicino. Il ministro Elsa Fornero si è sbilanciata: «A me sembra possibile un’intesa che potremmo realizzare già la settimana prossima». Spiega Bagnoli (Cds): «Le indiscrezioni indicano che lo scambio per arrivare a un punto di convergenza sia sui tempi dell’operazione sia sull’articolo 18. La fase di transizione sugli ammortizzatori non finirà più nel 2015 come voleva Fornero ma nel 2016 o 2017. Ci sarà così più tempo per gestire gli oltre 200 tavoli di crisi industriale con gli strumenti attuali. E, come chiedevano i sindacati, ci sarà un ampio margine di manovra per trovare le risorse per finanziare l’indennità universale. I sindacati saranno accontentati anche sulla indennità di mobilità: continuerà a vivere per consentire agli esodati anziani di 55-58 anni, una volta finita l’Aspi, la nuova indennità di disoccupazione, di approdare alla pensione. In cambio la Fornero ha ottenuto un sostanziale benestare sull’impianto complessivo della sua proposta e la disponibilità a “ristrutturare” – parole di Bonanni – l’articolo 18 con una apertura almeno sulle procedure anche dalla Camusso. Alla fine probabilmente sull’articolo 18 si farà un po’ di manutenzione, forse con una più specifica definizione della giusta causa e dei motivi disciplinari, dando maggiori poteri al giudice che potrà decidere (ma entro sei mesi come in Germania) se il lavoratore licenziato ha diritto al reintegro o all’indennizzo economico».

• Scrive Barbera sulla Stampa che il testo sulla riforma del lavoro potrebbe essere blindato con un decreto: «L’unica strada per evitare che in Parlamento il testo possa subire gli sgambetti della Lega o di quella parte del Pd che non vorrebbe alcuna modifica all’articolo 18. Sintetizza uno degli esponenti impegnati in prima persona nella trattativa: “Se il governo non procede per decreto, rischiano lui e il delicato equilibrio che abbiamo trovato”».

• «Il ministro è tenace, anche se a volte arrogante» (Susanna Camusso parlando di Elsa Fornero). [Bagnoli, Cds]