Rassegna, 13 marzo 2012
D’Alema: «In Nigeria lunga battaglia, non blitz»
• Massimo D’Alema, presidente del Copasir, ha ascoltato il direttore dell’Aise (l’agenzia dei servizi per gli scenari esteri) sull’intervento armato in Nigeria costato la vita all’ingegnere Franco Lamolinara. Alla fine D’Alema ha dichiarato: «E’ stato un intervento irragionevole. Difficilmente può essere definito blitz una battaglia che si è prolungata per almeno un’ora e mezza e che si è conclusa con la morte degli ostaggi e, quindi, certamente non è stata condotta con criteri ragionevoli. Ora emerge con chiarezza la necessità di un ulteriore chiarimento con le autorità britanniche per approfondire tutti gli aspetti della questione, sia a livello di servizi sia a livello politico». [Martinaro, Cds]
• Le teste di cuoio britanniche che hanno partecipato al blitz in Nigeria erano almeno sessanta, scrive la Sarzanini sul Cds. Il direttore dell’Aise Adriano Santini ha ammesso che nulla era stato rivelato agli 007 italiani su quanto stava per accadere. E che non era stata fornita alcuna informazione neanche sul blitz avvenuto due settimane prima che aveva portato all’arresto di alcuni attivisti islamici. Sarebbero stati proprio i fondamentalisti a fornire indicazioni preziose sulla banda che aveva in mano i due occidentali, ma l’MI6 non ha ritenuto di doverle condividere con i colleghi di Roma. Almeno questo è quanto sostiene Santini dopo lo scontro diplomatico che oppone ormai da giorni i due Paesi.