Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• A 45 anni dal secondo successo di Miguel Poblet, uno spagnolo torna a vincere la Milano-Sanremo: l’ex campione del mondo (2001) Oscar Freire beffa sul traguardo il tedesco Erik Zabel, che aveva già alzato le braccia per festeggiare il quinto successo dopo quelli del ’97, ’98, ’00, ’01. Partenza con gli appassionati ancora sconvolti dalla recente morte di Marco Pantani (14 febbraio), le speranza italiane sono affidate al campione nazionale Paolo Bettini (vincitore della recente Tirreno-Adriatico), al velocista Alessandro Petacchi (nel 2003 ha vinto tappe al Giro, al Tour e alla Vuelta), al ritrovato Michele Bartoli (ha vinto le ultime due edizioni del Giro di Lombardia). A Voghera, quando sono stati percorsi 60 chilometri, va in fuga un quartetto con Tauler, Portal, Dierckxsens, Barredo che accumula fino a 16’41” di vantaggio. Sui Capi resta in testa il solo Dierckxsens, che a 27 chilometri dall’arrivo è ripreso dal gruppo. Sulla Cipressa cede di schianto Mario Cipollini (debilitato dalla febbre), sulla cima guadagna qualche secondo Mirko Celestino, raggiunto a 11 chilometri dall’arrivo. Sul Poggio, Bettini tenta il bis dell’attacco che gli è valso il successo nella scorsa edizione, ma stavolta il gruppo non gli lascia spazio. Vano un nuovo tentativo di Celestino in discesa, la corsa si decide con una volatona: ai 200 metri parte Petacchi, che per un po’ sembra aver partita vinta, ma ai 70 metri si pianta (finirà quarto). A trenta metri dall’arrivo il successo di Zabel sembra ormai sicuro, tanto che il tedesco alza le braccia al cielo, ma alla sua destra sbuca come un proiettile Freire che grazie a un formidabile colpo di reni taglia per primo il traguardo con un vantaggio di 11 millesimi di secondo, ovvero 17 centimetri.