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 2012  marzo 09 Venerdì calendario

Blitz inglese in Nigeria, muore ostaggio italiano

• Forze speciali nigeriane e britanniche hanno compito un blitz per liberare i due ingegneri Franco Lamorinara e Christopher McManus, rapiti dieci mesi fa da un gruppo di islamici radicali nigeriani. L’operazione è andata male e i due ostaggi sono morti. [leggi Il fatto del giorno] Il governo italiano è stato avvertito solo a intervento concluso. Il premier inglese David Cameron ha spiegato che non c’è stato tempo per informare prima le autorità italiane perché si era aperta «una finestra di opportunità» da sfruttare al volo. La ricostruzione del blitz è ancora approssimativa tanto che Mario Monti ha chiesto al presidente nigeriano, Goodluck Jonathan, di avere quanto prima una ricostruzione dettagliata. Il premier inoltre ha convocato per oggi il Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica. Scrive Semprini (Sta) che «secondo testimoni oculari il nascondiglio dove i due ostaggi erano tenuti prigionieri sarebbe stato circondato dalle forze speciali. Ne sarebbe seguito uno scontro a fuoco in cui Lamolinara è rimasto ucciso già prima dell’irruzione delle teste di cuoio. Gli assassini sarebbero stati catturati subito dopo, conferma lo stesso Jonathan». Scrive invece Alberizzi sul Cds che secondo una ricostruzione fatta alla Ap da «un’alta fonte dei servizi di sicurezza», i due ostaggi sarebbero morti nel fuoco incrociato durante il blitz. Un’ipotesi avvalorata da un operatore italiano: «Sono propenso a credere che siano stati i soccorritori ad uccidere Franco e Chris – ha racconta al Corriere il nostro connazionale dal Nord della Nigeria – Più volte durante questo tipo di operazioni, i militari hanno mostrato di essere addestrati a sparare a raffica, ammazzare un po’ di gente e poi, quando va bene, chiedere scusa. Sono notizie che in Europa non arrivano perché non coinvolgono il rapimento di stranieri».

• Franco Lamorinara, 47 anni, di Gattinara (Vercelli). Sposato con Anna, due figli, Mattia di 19 anni e Nicole di 16. [Orrù e Martini, Sta]. Era in Nigeria da undici anni, lavorava per la società di costruzioni Stabilini Visinoni Limited ed era impegnato nella realizzazione di un edificio della Banca centrale a Birnin Kebbi, capitale dello Stato di Kebbi. Quasi un anno fa era stato prelevato dalla guest house dove risiedeva assieme all’ingegnere britannico McManus. I rapitori lo scorso 4 agosto hanno inviato ai media un video nel quale i due ostaggi affermavano di essere in mano a uomini di al Qaeda. Per la gran parte del tempo i due sarebbero stati detenuti a Sokoto, nel Nord-Ovest della Nigeria. [Semprini, Sta]

• Italiani che vivono in Nigeria: 803. Un quarto sono donne. [Sta]

•  La Nigeria è il secondo partner italiano dell’Africa subsahariana, con un volume d’affari complessivo di 1,8 miliardi di euro. [Sta]