Rassegna, 6 marzo 2012
Truffa al porto d’Imperia, in cella Bellavista Caltagirone
• Il costruttore romano Francesco Bellavista Caltagirone, a capo del Gruppo Acqua Marcia, è finito in galera con l’accusa di truffa aggravata nei confronti dello Stato. L’ordinanza di custodia cautelare è stata formulata nell’ambito di un’indagine nata come filone secondario della megainchiesta sul porto di Imperia che nel 2010 ha visto indagato lo stesso Caltagirone insieme con l’ex ministro Claudio Scajola. Insieme a Bellavista Caltagirone è stato arrestato anche l’ex direttore generale della Porto di Imperia spa, Carlo Conti, che si era dimesso dalla carica lo scorso ottobre. Sono poi indagati l’imprenditrice Beatrice Cozzi Parodi, che detiene una quota della Porto di Imperia spa, Paolo Calzia, ex direttore generale del Comune di Imperia, Delia Merlonghi, legale rappresentate della società Acquamare azionista di Porto di Imperia spa. Spiega Dellacasa: «I reati contestati al costruttore romano si riferirebbero a una sottostima del valore dei beni demaniali occupati dal porticciolo per cui la società di gestione avrebbe pagato al Comune oneri di concessione troppo bassi (si parla di 500 mila euro), contestati anche i costi di costruzione lievitati dagli iniziali 80 milioni di euro a oltre 150 milioni di euro».