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 1953  marzo 19 Giovedì calendario

Bis di Petrucci a Sanremo (con media record)

• Impresa riuscita sin qui solo a tre miti come Costante Girardengo (1925-26), Gino Bartali (1939-40) e Fausto Coppi (1948-49), Loretto Petrucci vince la sua seconda Milano-Sanremo consecutiva alla media record di 40,349 km/h. Via alle 8.30, il favorito d’obbligo è Fausto Coppi, che nel ’52 ha bissato la doppietta Giro-Tour (mai riuscita a nessun altro corridore); Bartali, ormai trentottenne, indossa la maglia di campione d’Italia (nel ’52 ha vinto anche il Giro dell’Emilia); Fiorenzo Magni, già vincitore di due Giri d’Italia (’48 e ’51), insegue il primo successo nella classica d’apertura; Giuseppe Minardi, secondo nell’edizione del ’52 (stesso risultato nel Giro d’Emilia e nel campionato italiano), si è consacrato vincendo il Lombardia. Record di 215 partenti, tra gli stranieri sono molto temuti il belga Rik Van Steenbergen (nel ’52 primo a Roubaix), lo svizzero Ferdi Kübler (nel ’52 ha rifatto la doppietta Freccia Vallone-Liegi Bastogne-Liegi), il francese Louison Bobet (primo a Sanremo nel ’51). In vetta al Turchino passa per primo De Santi, tallonato da Buratti, il gruppo ha un distacco di 1’41”. Battistrada riassorbiti in discesa, al rifornimento di Varazze (108 km all’arrivo) il gruppo è ancora compatto, poi Coppi tenta l’allungo, Magni, Petrucci e Minardi si accodano, Kübler e il connazionale Hugo Koblet (primo al Giro del ’50 e al Tour del ’51) li stoppano. In contropiede parte un gruppetto di una trentina di corridori in cui s’intrufola Petrucci. Ricongiungimento con quel che resta del gruppo, a Varigotti scatta il francese Roger Walkowiak: Coppi, marcato dagli avversari, dà via libera al compagno di squadra (Bianchi) Petrucci, che a Pietra Ligure riprende il fuggitivo con un gruppo di tredici elementi tra cui spicca Minardi. Sul Berta, prima c’è un velleitario attacco del francese Jean Robic (primo al Tour nel ’47), poi partono i belgi Derycke e Impanis, seguiti dai nostri Petrucci, Minardi e Nino Defilippis (nel ’52 secondo al Lombardia). Rientrato un altro belga, Ollivier, a Sanremo decide una volata a sei: il primo a partire è Derycke, tallonato da Ollivier e Defilippis, ai 150 metri scatta Minardi, ma dopo un testa di 50 metri Petrucci ha nettamente la meglio e alla fine le prime due posizioni dell’ordine d’arrivo sono le stesse del ’52. [Delfino-De Marco-Pietrucci 2009]