22 febbraio 2012
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Biografia di Dorando Pietri
Correggio (Modena) 16 ottobre 1885 – Sanremo (Imperia) 7 febbraio 1942. Maratoneta. Garzone di pasticceria, inizi da ciclista, si diede alle corse a piedi dopo una brutta caduta. Debutto il 2 ottobre 1904 a Bologna, fu secondo sui 3000 metri dietro Aduo Fava, sette giorni dopo si impose a Carpi in una prova sui nove chilometri. Vinto il 18 giugno del 1905 il titolo italiano della 25 km, quattro mesi dopo vinse a Parigi una gara sui 30 km a cui parteciparono tutti i migliori atleti d’Europa. Vinta a Roma la prova di selezione ai Giochi Intermedi del 1906, ad Atene si ritirò causa forti dolori intestinali al 24° chilometro, quando guidava la corsa con 5 minuti di vantaggio sul secondo. È nella storia per la maratona dei Giochi Olimpici di Londra del 24 luglio 1908: partito alle 14.30 dal Castello di Windsor, alle 17.18 entrò per primo allo stadio olimpico di Sheperd’s Bush. Stravolto dalla fatica (e forse dalla stricnina usata come doping) coprì gli ultimi 352 metri in nove minuti, quarantasei secondi e quattro decimi, tagliando per primo il traguardo con 32 secondi di vantaggio sullo statunitense John J. Hayes. Squalificato perché aveva compiuto gli ultimi passi sorretto da Jack Andrew, responsabile dell’organizzazione, l’opionione pubblica di tutto il mondo lo elesse vincitore morale: Arthur Conan Doyle, l’inventore di Sherlock Holmes, chiese alla regina di Alexandra di donargli comunque una coppa d’oro identica a quella consegnata ad Hayes, al ritorno in Italia fu accolto come un eroe. Il 25 novembre si prese la rivincita battendo Hayes nella maratona corsa al Madison Square Garden di New York (35.000 spettatori), dopodiché in poco più di sei mesi disputò 25 gare vincendone 18 (in due occasioni precedendo Hayes). Nel 1910, dopo una nuova vittoria su Hayes a San Francisco, in sei mesi vinse nelle Americhe (Stati Uniti, Canada, Brasile, Argentina) 14 gare su 14. Il 15 ottobre 1911, un giorno prima di compiere 26 anni, ottenne la sua ultima vittoria (20 km di Goteborg) poi, esausto per i troppi sforzi, si ritirò. Aperto a Carpi il Grand Hotel Dorando, in pochi anni dilapidò tutti i guadagni. Aperta un’autorimessa con servizio taxi, morì per un attacco cardiaco.