11 febbraio 1929
Patti lateranensi, il lancio dell’agenzia Stefani
• Roma, ore 12.45. «Oggi, alle ore 12, nel palazzo apostolico lateranense, sono stati firmati da S. E. Rev. il Cardinal Pietro Gasparri, plenipotenziario del Sommo Pontefice Pio XI e da S. E. il Cavalier Benito Mussolini, Primo Ministro e Capo del Governo, plenipotenziario di S. M. Vittorio Emanuele III, Re d’Italia, un Trattato politico che risolve ed elimina la “Questione romana”, un Concordato inteso a regolare le condizioni della Religione e della Chiesa in Italia e una Convenzione che sistema definitivamente i rapporti finanziari fra la Santa Sede e l’Italia in dipendenza degli avvenimenti del 1870. Erano presenti all’atto della firma: per la Santa Sede l’illustrissimo e reverendissimo mons. Francesco Borgoncini Duca, segretario per gli affari ecclesiastici straordinari, l’ill.mo e rev.mo mons. Giuseppe Pizzardo, sostituto della Segreteria di Stato, il prof. avv. Francesco Pacelli, giureconsulto della Santa Sede; per l’Italia S. E. Alfredo Rocco, ministro Guardasigilli, S. E. Dino Grandi, sottosegretario al Ministero degli Esteri e S. E. Francesco Giunta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. In omaggio alla consuetudine della Santa Sede di non pubblicare le convenzioni internazionali prima che siano presentate alla discussione delle assemblee legislative, i testi di dette convenzioni non saranno resi di pubblica ragione, ma di esse sarà dato domani ampio e preciso riassunto». [Stef. in Cds 12/2/1929]