Salmaggi e Pallavisini, 22 maggio 1940
Il piano del gen. Weygand per evitare la disfatta
• Al castello di Vincennes, alla periferia di Parigi, il nuovo comandante in capo delle forze armate francesi, gen. Weygand, espone al primo ministro francese Reynaud e al premier britannico Churchill il suo piano per evitare la disfatta, visto che ormai gli inglesi del BEF stanno ripiegando dalla Schelda verso il confine francese, e i francesi non hanno saputo opporsi validamente all’invasore e ne sono stati anzi travolti. Secondo Weygand, dunque, i belgi dovrebbero ripiegare sull’Iser mentre i britannici e la 1ª armata francese dovrebbero contrattaccare in forze in direzione sud-ovest. Contemporaneamente le armate provenienti dal sud dovrebbero varcare la Somme e, attaccando verso nord, cercare di ricongiungersi alle forze alleate di quel settore: si spezzerebbe così il cuneo creato dalle divisioni corazzate tedesche. La RAF dal canto suo fornirà tutto l’appoggio aereo necessario. Il piano Weygand ottiene l’approvazione dei politici, ma, sfortunatamente, nessuna delle mosse previste potrà essere attuata, nonostante un improvviso arresto dell’avanzata tedesca dal 23 al 25 maggio. Innanzitutto i belgi non sono assolutamente disposti a ritirarsi più a ovest del fiume Lys. In secondo luogo, lungi dall’attaccare da Arras in direzione sud, lord Gort e le sue 9 divisioni inglesi eviteranno di misura l’accerchiamento, evacuando la città nella notte sul 24. L’attacco alleato da nord sarà pertanto rinviato al 26 maggio, ma la sera del 25, lord Gort dovrà lanciare due delle divisioni destinate all’offensiva in direzione di Ypres, per turare una falla apertasi nello schieramento alleato proprio nel punto dove avrebbero dovuto saldarsi le linee difensive inglese e belga. D’altra parte il coordinamento tra francesi e inglesi e del tutto carente. [Salmaggi e Pallavisini]