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 1955  gennaio 27 Giovedì calendario

Lo scandalo

• La Rai designa la commissione esaminatrice, presieduta da Italo Gemini, dei brani pervenuti (412 in tutto). La polemica nasce perché i nomi che la compongono, sebbene illustri e noti, non sono adatti, secondo la stampa nazionale e gli specialisti di musica leggera, a giudicare le «canzonette» di gusto popolare del Festival. Il 1° gennaio la commissione redige un comunicato che viene pubblicato sul Radiocorriere: «Esaminate con particolare cura e massimo scrupolo le 412 composizioni sottoposte al suo esame; premesso che la Rai, nell’insediare la Commissione per il festival di Sanremo, ha inteso che questa contribuisse, con il suo lavoro, al miglioramento qualitativo e alla valorizzazione della canzone italiana; ritenuto che la maggioranza delle composizioni concorrenti – valutate anche in base al criterio di una linea melodica popolare – non presenta, sia per la parte letteraria, sia per la parte musicale, particolari requisiti di alto livello artistico, conformi alla migliore tradizione della canzone italiana; convinta tuttavia della opportunità di non interrompere la tradizionale rassegna della canzone italiana di Sanremo decide di segnalare numero 16 composizioni». Eugenio Clausetti, presidente dell’Unem (Unione nazionale editori musicali) invia un telegramma di protesta all’amministratore delegato della Rai, criticando la composizione della commissione e iniziando il primo atto della polemica sul rapporto tra cultura e canzone. [Borgna 1998]

• Altre polemiche per il cast perché anche quest’anno Nilla Pizzi non salirà sul palco. Un altro grande assente è Cinico Angelini all’orchestra. [Borgna 1998]