Salmaggi e Pallavisini, 20 novembre 1941
Si aggrava la situazione per la popolazione di Leningrado
• Nel settore settentrionale, situazione di stallo a Leningrado; ma intanto freddo e fame mietono un numero sempre maggiore di vittime fra la popolazione. Le razioni alimentari vengono ridotte per la quinta volta dall’inizio del blocco tedesco: agli operai e al personale specializzato vengono assegnati 250 grammi di pane e altri generi per un totale di 1.067 calorie giornaliere; i bambini hanno viveri per 644 calorie; le persone “a carico” (anziani e altri non impegnati in attività produttive) per 466 calorie. Si pensi che la razione alimentare normale, in climi freddi come quello di Leningrado d’inverno, è di oltre 3.000 calorie. “La gente non aveva la forza di scavare le fosse nella terra gelata. I morti erano abbandonati presso i cimiteri, avvolti in un lenzuolo, e generalmente sepolti in fosse comuni scavate con la dinamite. A primavera, si scopriranno migliaia di cadaveri rimasti tutto l’inverno sotto la neve.” [Salmaggi e Pallavisini]