Salmaggi e Pallavisini, 20 ottobre 1941
Proclamazione dello stato d’assedio a Mosca
• A Mosca è proclamato lo stato d’assedio: sciacalli e mercanti neri saranno passati per le armi sul posto, senza processo. A questa data, i sovietici hanno perso 1,5 milioni di kmq di territorio, con 65 milioni di abitanti. Secondo le fonti tedesche, solo parzialmente smentite, hanno perduto 3.200.000 uomini caduti prigionieri, oltre ai morti di cui non è nota la cifra, 19.000 carri armati, 28.000 pezzi d’artiglieria, 14.600 aerei. Parte del materiale è stata distrutta, parte catturata dal nemico. Nonostante ciò, grazie alle forze fresche fatte affluire da oltre gli Urali e ai carri armati costruiti con ritmo febbrile nelle fabbriche moscovite e in quelle trasferite oltre gli Urali (mentre è seguita la tattica della “terra bruciata” davanti all’invasore) il comando sovietico può organizzare ovunque contrattacchi. I T-34 e gli altri poderosi carri sovietici infliggono gravi perdite al nemico. Grazie ai larghi cingoli, non sprofondano nel fango, mentre i carri tedeschi spesso si impantanano. [Salmaggi e Pallavisini]