7 dicembre 1985
Tags : Le prime della Scala
Lavoro e fatica nell’Egitto di “Aida”
• I rapporti di Claudio Abbado con la Scala si stanno raffreddando. L’apertura della stagione, con Aida, è affidata alla bacchetta di Lorin Maazel. Luca Ronconi e Mauro Pagano, che curano l’allestimento, hanno voluto portare in scena una visione dell’Egitto come luogo di lavoro, di fatica e di polvere. Obiettivo raggiunto sia in scena che dietro le quinte: settanta dei centocinquanta macchinisti erano vestiti da schiavi e si muovevano sul palco. Per realizzare le scene ci sono voluti tre mesi e mezzo di intenso lavoro da parte del laboratorio scaligero. La sfinge del trionfo è alta dodici metri, larga undici e per muoverla occorrono sessanta persone. [Laura Dubini, Cds 8/12/1985]