7 dicembre 1999
Tags : Le prime della Scala
Un grande Muti per Beethoven
• Per l’inaugurazione della nuova stagione la Scala ha scelto quest’anno il singspiel beethoveniano. Fidelio è stato già in locandina a un’altra prima scaligera: esattamente 25 anni fa, con Karl Böhm sul podio. Al critico musicale del Corriere della Sera è piaciuta soprattutto la direzione di Muti, «ancora inoltrato sul cammino della grandezza. Come se non fosse alla sua prima bensì alla centesima esecuzione, egli contempla l’opera in mirabile sintesi ex alto. Da classicista e formalista qual è, ricompone le forme musicali nel loro continuo trascorrere da tipicità ad atipicità, e così lucida e trasparente, così attenta alle minime inflessioni espressive realizzate con indicibile poesia e senso del vasto spazio, è in punto di fatto la lettura orchestrale, che tu cogli con mano l’unità drammatica del Fidelio invano negata». Quanto ai protagonisti sulla scena, Waltraud Meier, ancorché non depositaria dell’autentica tessitura vocale di Leonora, ha conseguito un successo personale per la suadenza dell’accento, il caldo timbro, l’autorità scenica, la tecnica; a fianco di Thomas Moser che canta con la massima dignità possibile il ruolo di Florestano». [Paolo Isotta, 8/12, 9/12/1999]