Comandini, 10 aprile 1861
• Alla Camera Brofferio svolge una sua interpellanza su una perquisizione fatta a Genova dalla polizia nella sede del Comitato di assistenza presieduto da Garibaldi, dubitandosi di arruolamenti clandestini
• Alla Camera Brofferio svolge una sua interpellanza su una perquisizione fatta a Genova dalla polizia nella sede del Comitato di assistenza presieduto da Garibaldi, dubitandosi di arruolamenti clandestini. Il ministro dell’interno Minghetti sostiene la legittimità della perquisizione. Parlano Mauro Macchi contro la perquisizione e Mari in difesa. Brofferio propone un ordine del giorno nel senso che sia tutelata la inviolabilità del domicilio, e che il governo provveda al pronto armamento della nazione. Il barone Ricasoli entra nella discussione chiedendo informazioni sull’operato del Ministero riguardo l’esercito meridionale ed il suo capo, dice incredibili le parole attribuite da alcuni giornali a Garibaldi di critica al Re e di vitupero ai deputati liberali; proclama dovere Garibaldi venire alla Camera a smentirle; il Re essere il solo cittadino che ha fatto l’Italia. Cavour dichiara di accettare volontieri questa discussione politica e si fissa per essa giovedì, 15; sperando che in quel giorno Garibaldi possa, ristabilito, intervenire alla Camera,