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 1861  aprile 09 calendario

Cavour: «Noi proclamiamo il principio della separazione della Chiesa dallo Stato»

• Al Senato il sen. Vacca svolge la sua interpellanza per la sollecita risoluzione della questione di Roma, con la quale sarà sciolta anche la questione di Napoli. Il co. di Cavour risponde a lungo, nel senso stesso in cui parlò alla Camera; e quanto alla questione di Napoli dichiara che provvedesi energicamente all’ordinamento interno. Parlano Campello e Villamarina; poi Musio, smentendo il quale Cavour nega recisamente che si possa mai trattare di cessione della Sardegna. Il Senato adotta ordine del giorno Matteucci, così concepito: «Il Senato, confidando che le dichiarazioni del governo del Re per la pronta e leale applicazione del principio della libertà religiosa faranno fede alla Francia e all’intiera Società cattolica che l’unione all’Italia di Roma sua capitale naturale si compirà assicurando il decoro e l’indipendenza del pontefice e della Chiesa, passa all’ordine del giorno» • Dal discorso di Cavour: «Se la corte di Roma si riconcilia con l’Italia, se accoglie il sistema della libertà, fra pochi anni, nel paese legale, i fautori della Chiesa, o meglio, quelli che chiamerò il partito cattolico, avranno il sopravvento, e io mi rassegno fin d’ora a finire la mia carriera nei banchi dell’opposizione [...] Noi proclamiamo, o signori, il principio della separazione della Chiesa dallo Stato, il principio della libertà della Chiesa, il principio della libertà religiosa [...] Importa sommamente che Roma cessi dall’essere il ricovero di tutti i nemici d’Italia e della causa della libertà. Ma importa altresì alla consolidazione della pace dell’Italia, e dell’edifizio che vi abbiamo fondato, massimamente alla completa fusione morale delle nobili ed interessanti provincie meridionali, che cessi lo antagonismo che regna fra la Chiesa e lo Stato [...] Credo sia dovere del Governo di usare di tutti i mezzi che gli dà la costituzione onde far rispettata nelle provincie meridionali la legge, onde combattere vigorosamente i partiti estremi, sia che essi si ammantino di nero, sia che si ammantino di rosso [...] Santo Padre, accettate i patti, che l’Italia fatta libera vi offre, accettate i patti che devono assicurare la libertà della Chiesa, crescere il lustro della sede ove la Provvidenza v’ha collocato, e nello stesso tempo portare a compimento il grande edificio della rigenerazione dell’Italia».