22 aprile 1978
La lettera di Paolo VI alle Brigate rosse
• Papa Paolo VI ha scritto di suo pugno una lettera-appello alle Brigate rosse che da più di un mese tengono prigioniero il presidente della Dc Aldo Moro. Ecco il testo, diffuso questa mattina in sala stampa vaticana.
Io scrivo a voi, uomini delle Brigate Rosse: restituite alla
libertà, alla sua famiglia, alla vita civile l’onorevole Aldo Moro. Io non vi
conosco, e non ho modo d’avere alcun contatto con voi. Per questo vi scrivo
pubblicamente, profittando del margine di tempo, che rimane alla scadenza della
minaccia di morte, che voi avete annunciata contro di lui, Uomo buono ed onesto,
che nessuno può incolpare di qualsiasi reato, o accusare di scarso senso
sociale e di mancato servizio alla giustizia e alla pacifica convivenza civile.
Io non ho alcun mandato nei suoi confronti, né sono legato da alcun interesse
privato verso di lui. Ma lo amo come membro della grande famiglia umana, come
amico di studi, e a titolo del tutto particolare, come fratello di fede e come
figlio della Chiesa di Cristo.
Ed è in questo nome supremo di Cristo, che io mi rivolgo a voi,
che certamente non lo ignorate, a voi, ignoti e implacabili avversari di questo
uomo degno e innocente; e vi prego in ginocchio, liberate l’onorevole Aldo Moro,
semplicemente, senza condizioni, non tanto per motivo della mia umile e
affettuosa intercessione, ma in virtù della sua dignità di comune fratello in
umanità, e per causa, che io voglio sperare avere forza nella vostra coscienza,
d’un vero progresso sociale, che non deve essere macchiato di sangue innocente,
né tormentato da superfluo dolore. Già troppe vittime dobbiamo piangere e
deprecare per la morte di persone impegnate nel compimento d’un proprio dovere.
Tutti noi dobbiamo avere timore dell’odio che degenera in vendetta, o si piega a
sentimenti di avvilita disperazione. E tutti dobbiamo temere Iddio vindice dei
morti senza causa e senza colpa. Uomini delle Brigate Rosse, lasciate a me,
interprete di tanti vostri concittadini, la speranza che ancora nei vostri animi
alberghi un vittorioso sentimento di umanità. Io ne aspetto pregando, e pur
sempre amandovi, la prova.
Dal Vaticano, 21 aprile 1978
Paulus PP. VI