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 2011  novembre 16 Mercoledì calendario

SEVERINO Paola

• Napoli 22 ottobre 1948. Giurista. Docente della Luiss. Ex Ministro della Giustizia del Governo Monti (prima donna Guardasigilli), va orgogliosa della riforma della geografia giudiziaria con la quale ha chiuso 31 fra tribunali e procure, 677 uffici di giudice di pace e 220 sezioni distaccate. Consulente di società, banche, associazioni di categoria. Nel 2001 vinse la classifica dei manager pubblici più ricchi, in cui era finita come vicepresidente della magistratura militare: 3,3 miliardi di lire. Prima donna nella storia, ricoprì quell’incarico dal 1997 al 2001. Nel 2012, con un imponibile netto superiore a sette milioni di euro, è il ministro più ricco. Nessun «imbarazzo» perché «guadagnare non è un peccato se lo si fa lecitamente, producendo altra ricchezza e pagando le tasse» [tg24.sky.it 3/2/2012].
• «È uno dei più noti avvocati penalisti italiani. Ha lavorato con Giovanni Maria Flick, poi nominato ministro della Giustizia nel governo di Romano Prodi. Ha difeso lo stesso Prodi nel processo Cirio. Ma anche Giovanni Acampora, legale della Fininvest, poi coinvolto nel processo Imi-Sir. Fra i suoi clienti figurano l’Eni e il gruppo di Francesco Gaetano Caltagirone. E pure l’Unione delle comunità ebraiche, che ha rappresentato contro Erich Priebke. A fine giugno del 2002 ha recitato al festival di Spoleto il processo a Charlotte Corday, l’assassina di Jean Paul Marat. Lei interpretava l’avvocato difensore. Antonio Di Pietro la pubblica accusa» (Sergio Rizzo). Ha difeso anche Cesare Geronzi nel processo per il crac della Cirio e l’ex segretario generale del Quirinale Gaetano Gifuni nell’indagine sui fondi per la gestione della tenuta di Castelporziano.
• Francesco Grignetti: «Nel 2002 era in predicato per entrare al Csm come candidato alla vicepresidenza, ma la cosa fallì per una serie di veti incrociati. Lei capì l’antifona al primo voto e si precipitò a mandare una lettera per ritirare “irrevocabilmente” la sua candidatura. […] Da lei non verrà mai una parola men che rispettosa nei confronti dei giudici. L’associazione nazionale magistrati ha quindi salutato con malcelata soddisfazione la sua nomina». [Francesco Grignetti, Sta 17/11].
• Gli italiani l’hanno vista mentre stringeva la mano al capo dello Stato con la sinistra. Ed è questa una triste storia personale: la malattia, il braccio destro sempre più inabile, infine l’amputazione in tempi recenti. [Francesco Grignetti, Sta 17/11]
• Sposata con Paolo Di Benedetto, ex commissario Consob (fino a marzo 2010). Ha una figlia, Eleonora, avvocato come lei e due nipoti. Ama i viaggi, i musei e il teatro.