12 novembre 2011
Tags : Michele Alboreto
Biografia di Michele Alboreto
Milano 23 dicembre 1956, Lausitz (Germania) 25 aprile 2001. Pilota. Secondo nel campionato italiano di Formula 3 del ’79, campione europeo nell’80, fece un breve passaggio in Formula 2. Aiutato del conte Zanon, imprenditore che l’aveva preso in simpatia, nell’81 debuttò in Formula 1, a San Marino con la Tyrrell-Ford. Vittorioso nel Gp di Las Vegas del 25 settembre 1982 e in quello corso a Detroit il 5 giugno 1983, nell’84 passò alla Ferrari vincendo la riluttanza di Enzo Ferrari ad ingaggiare piloti italiani: «Sono note le mie simpatie per lui. È un giovane che guida tanto bene, pochi errori. È veloce e di bello stile: doti che mi ricordano von Trips, al quale somiglia anche nel tratto educato e serio». Il primo anno vinse il Gp del Belgio (29 aprile), nell’85 si impose in Canada (16 giugno) e Germania (4 agosto): «I risultati lo proiettano alla testa della classifica, tenuta saldamente fino al mese di agosto, quando improvvise modifiche al motore lo costringono a diversi ritiri e, di conseguenza, al secondo posto (53 punti contro i 73 di Alain Prost, McLaren-Tag Porsche, ndr). Dopo 80 Gp corsi alla guida delle vetture Ferrari, Alboreto torna nel 1989 alla Tyrrell, alternando successivamente la guida, fino al 1994, su vetture Lola, Footwork e Minardi, per chiudere la carriera in F1 con 194 Gp disputati» (le Garzantine - Sport, a cura di Claudio Ferretti e Augusto Frasca, Garzanti 2008). Dedicatosi alle vetture Sport, il 15 giugno 1997 vinse la 24 Ore di Le Mans (su Porsche con Stefan Johansson e Tom Kristensen). Morì per un incidente mentre stava collaudando un’Audi R8.