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 2007  novembre 18 Domenica calendario

Dal predellino nasce un nuovo partito

• In occasione di una raccolta di firme contro Prodi organizzata col sistema dei gazebo distribuiti su tutto il territorio nazionale, Berlusconi arriva in piazza San Babila a Milano e annuncia la nascita di una nuova formazione politica: «Con un microfono che non funziona, mezzo nascosto dalla scorta, sotto un gazebo che ondeggia e con tre quarti d’ora di ritardo (...) Nasce qui, o meglio viene annunciato alle 17.17 in piazza San Babila, il nuovo partito. Che si chiamerà Partito del Popolo Italiano, che in sigla fa Ppi, o forse Partito del Popolo e della Libertà, Ppl, ma di sicuro farà parte del Partito Popolare Europeo, Ppe. Per colpa del microfono tra i mille del gazebo l’hanno capito solo le prime file. “Vi ricorderete di essere stati in questa piazza con me”, saluta subito il Cavaliere. Appena due minuti per uno spot politico che rimette Berlusconi a capotavola, almeno nel centrodestra (...) Però Berlusconi deve aver capito che quei due minuti di spot non potevano bastare, un nuovo partito non può nascere con un comizio da sveltina. E siccome il Ppl o Ppi deve nascere tra la gente, eccolo che va verso la Mercedes che lo aspetta alla fermata del bus 54, apre la portiera, si appoggia al pianale e improvvisa un qualcosa che non è un comizio e nemmeno una conferenza stampa (...): “Non devo e non voglio convincere nessuno. Se ci stanno, bene. Altrimenti andremo avanti con questa gente”. La gente sono “i più di sette milioni di italiani che hanno firmato ai nostri gazebo per eleggere un governo in armonia con i cittadini e contro i parrucconi della vecchia politica”. Parte da loro il nuovo partito. “La gente è più avanti di noi e questo ci chiede. Mettiamo da parte remore e paure e spero che tutti ci stiano. Sarà il partito dei moderati”. Insiste, con la gente. E i suoi spiegano il perché: il Pd è nato dalla fusione fredda delle segreterie, noi dalla gente, dai 7 milioni dei gazebo. E Berlusconi è ancora in piedi sulla macchina, tra saluti e risposte: “Gazebo aperti tutta la settimana!”». [Giovanni Cerruti, Sta. 19/1172007]