27 luglio 1993
Attentati mafiosi a Roma e Milano
• La prima bomba, forse la più’ potente, è esplosa al Velabro, all’angolo fra il piazzale omonimo e via San Teodoro, a due passi dal Teatro di Marcello e dal Campidoglio. La chiesa romanica, uno dei più importanti monumenti di Roma, è seriamente danneggiata. La bomba doveva essere dentro o sotto una «Ritmo»; il motore è volato a 80 metri dal punto dell’esplosione. Sventrato un vicino convento dei frati dell’Ordine di Santa Croce nel quale si trovavano una mezza dozzina di religiosi, tutti stranieri. Una seconda bomba è esplosa sul piazzale San Giovanni in Laterano, alcuni testimoni hanno visto 3 persone che hanno parcheggiato la «Fiat Uno» bianca imbottita di esplosivo sotto il Vicariato e poi sono scappati via. A Milano una bomba è esplosa in via Palestro sono cinque le vittime: Alessandro Ferrari, trent’anni, vigile urbano. Tre vigili del fuoco, Stefano Picerno, 36 anni, Sergio Pasotto, 34 anni, Carlo La Catena, 25 anni. E la quinta vittima è Driss Moussafir, 44 anni, marocchino senza fissa dimora. Un immigrato. Dei testimoni hanno raccontanto che a parcheggiare l’autobomba davanti alla Villa comunale sarebbe stata una donna: alta uno e settantacinque, bionda, sui ventisette anni, indossava una gonna e una camicetta o maglietta nere, con il pizzo sulle maniche. Sembra la stessa ragazza ricercata per l’attentato di due mesi fa in via Fauro, a Roma.