9 maggio 1962
Tags : Federico Fellini
Primo ciak per 8 ½
• Iniziano le riprese di 8 ½ di Federico Fellini. « “Figurativamente deve essere nitido, lucido e trasognato” raccomanda il regista. Proprio come se dal lavoro artigianale dovesse scaturire la risposta a tutti i problemi. Durante la preparazione Federico ha continuato a ripetere frasi come: “Mi sento un ferroviere che ha venduto i biglietti, messo in fila i viaggiatori, sistemato le valigie nel bagagliaio: ma dove sono le rotaie?”. (…) Per forza di cose, nel metodo felliniano si determina una novità. Dopo le prime settimane c’è un lungo sciopero del laboratorio, che non consente di stampare e visionare i giornalieri. Ai collaboratori allarmati, il regista dice: “Non importa, andiamo avanti così”; anche quando, finito lo sciopero, i giornalieri sono stampati e pronti in macchina, non va a vederli. Ci manda Di Venanzo, a controllare la qualità tecnica. Più tardi dirà: “Ho fatto tutto il film al buio, un lungo volo di notte, e da allora mi si è sviluppata una teoria: è meglio non vedere le scene girate giorno per giorno, bisogna restare ancorati all’illusione del film come l’hai immaginato. Quello che stai facendo non sarà mai quello che hai sognato. Vedere le cose fatte ti svia; e mi faccio forte del fatto che anche Hitchcock non vede i giornalieri”». [Kezich 2007]