2 aprile 1985
Il giudice Palermo vittima di un attentato mafioso
• In un attentato, a sette chilometri da Trapani è stato ferito in maniera lieve il giudice Carlo Palermo, sono morte tre persone ed altre sei, componenti la scorta hanno riportato ferite. Palermo ha riportato soltanto una contusione a una caviglia e, varie escoriazioni. Secondo le prime ricostruzioni un’auto imbottita di tritolo è stata parcheggiata durante la notte: lungo l’itinerario che il giudice Palermo seguiva ogni mattina per recarsi in ufficio, lo scoppio, terribile, ha investito la Fiat 132 blindata con a bordo il giudice Palermo, l’autista giudiziario che era alla guida e due agenti della polizia di Stato. È rimasta anche coinvolta la vettura della scorta, una Fiat 131 con quattro militari della Guardia di Finanza. La vettura blindata è stata sventrata, ma l’abitacolo ha resistito. Le conseguenze; più gravi sono toccate a tre passanti (forse in attesa dell’autobus): una donna e i suoi due figli gemelli, i cui resti sono stati scaraventati in un raggio di 600 metri in tutta la zona. Le vittime sono Barbara Rizzo, di 30 anni, e i figli: Salvatore e Giuseppe Asta, di 6 anni.