6 agosto 1980
Costa ucciso dalla mafia
• Gaetano Costa, il procuratore capo della Repubblica di Palermo è morto in un agguato di mafia poco dopo le 19.30 in via Cavour, mentre il procuratore, senza scorta (non credeva nell’efficacia della protezione anche se gli avevano dato una «Alfetta» blindata) e stava guardando i titoli di alcuni libri in un’edicola. Un giovane gli ha sparato cinque colpi di pistola calibro 38, quasi a bruciapelo, lasciando il magistrato in una pozza di sangue. [Antonio Ravidà, Sta. 7/8/1980]
• Il giovane è poi scappato su una A-112 rubata guidata da un complice. La vettura è stata ritrovata, incendiatam a un chilometro dal luogo dell’agguato, in via Materassai, stradina del popolare rione San Pietro a poca distanza dal porticciolo Cala. [Antonio Ravidà, Sta. 7/8/1980]
• Antonio Ravidà sulla Stampa: «Ma sul posto, quando sono giunti i carabinieri, è stato trovato soltanto un bambino di otto anni. Degli adulti, come al solito, secondo la ferrea legge dell’omertà, nessuno “ha visto niente”, nessuno “ha sentito niente”. [Antonio Ravidà, Sta. 7/8/1980]