7 dicembre 1979
Scandalo ENI-Petromin, Cossiga licenzia Mazzanti dalla presidenza dell’Eni
Scoppia in Italia lo scandalo petroli. In piena crisi del petrolio si scopre che all’Eni si sono pagate tangenti del 7% a mediatori per ottenere forniture privilegiate di petrolio. Secondo le rivelazioni di Panorama i soldi servivano per finanziare alcuni politici. L’Arabia Saudita, accusata di aver favorito l’intrallazzo, rompe il contratto e sospende le forniture - un terzo del fabbisogno italiano - aggravando la situazione del rifornimento energetico già in crisi, e di alti costi che l’Opec non tarda ad applicare sugli altri due terzi (l’aumento arriverà il 17 dicembre). Cossiga sospende il presidente dell’Eni, Giorgio Mazzanti, che appartiene alla corrente del vicesegretario del Psi, Claudio Signorile. Le rivelazioni di Panorama sarebbero frutto di un’iniziativa dello stesso Craxi, tenuto all’oscuro della tangente. Gianni De Michelis abbandona, per questo, la corrente lombardiana e confluisce in quella di Craxi, che controlla così la maggioranza del partito.