6 ottobre 2011
Tags : Yasser Arafat
L’ingegnere che vinse il premio Nobel, fondò Al-Fatah firmò gli accordi di Oslo
• (Mohammed Abder Rauf Arafat al-Kudwa al Husseini) Il Cairo (Egitto) 24 agosto 1929, Parigi (Francia) 11 novembre 2004. Politico. Figlio di un ricco commerciante di Gerusalemme che nel ’27 traslocò in Egitto, orfano di madre dall’età di quattro anni, prossimo agli studi universitari in Texas rinunciò attratto dal fervore della Fratellanza Musulmana. Iscritto a Ingegneria, si interessò sempre più alla politica: spacciatosi per egiziano pur di essere eletto rappresentante di facoltà, partecipò alla rivolta anti-britannica d’inizio anni Cinquanta e prese ad arringare la Lega studentesca durante picnic sul Nilo in cui, immancabilmente, si commuoveva per una poesia sulla Palestina. Schedato, fu abbandonato dai compagni che lo ritenevano un leader dispotico e inaffidabile. Laureato, un lavoro in un’impresa edile, prossimo al matrimonio con una cugina del cognato decise di lasciare l’Egitto per il Kuwait. Tra i fondatori della formazione guerrigliera Al-Fatah (1965), dal 1968 presidente dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp), nel 1993 firmò con il presidente israeliano Yitzhak Rabin un accordo di pace (Oslo). Presidente dell’Autorità nazionale palestinese per l’autogoverno, nel 1994 vinse il premio Nobel per la Pace. Incapace di fermare il moltiplicarsi degli attentati terroristici succeduti alla vittoria della destra nelle elezioni israeliane, dal 2000 la sua leadership subì un progressivo ridimensionamento.