24 gennaio 1958
La proposta di legge giunge alla Camera
• La proposta di legge giunge alla Camera. Subito, da parte di alcuni deputati, avanza la richiesta di sospensiva motivata da pretesti vari: il principale argomento in tal senso, ancora una volta, è quello del pericolo sanitario che deriverebbe dal riversarsi in strada, senza alcuna garanzia per la collettività, delle ex prostitute delle case. Questa legge «inconsulta», come si esprime l’onorevole Rubino, medico sifilografo, rappresenterebbe quindi un «attentato alla incolumità pubblica». Gisella Floreanini del Pci: «Riferendoci all’Unione Sovietica notiamo che gli affetti da malattie veneree erano il 50% negli ultimi anni del regime zarista; dopo il 1917 furono subito e solo il 6% e oggi là, come accadrà da noi grazie all’approvazione di questa legge, non esiste più la prostituzione». Valandro Gigliola della Dc: «E a ciascuna di quelle nostre sorelle infelici più che colpevoli diciamo: finalmente sei libera, va’, sii felice, e non peccare più». [Cirri 1959; Bellassai 2006]