30 marzo 1961
Un poeta in redazione
• In occasione della laurea honoris causa a Roma, appare sul Corriere della Sera un ritratto di Montale scritto da Dino Buzzati: «Ma è vero che Montale lavora in redazione? È vero che viene al giornale tutte le sere? È vero che lo si può trovare verso le sei, le sette nel suo ufficio? Questo mi sento chiedere spesso, dalla gente di fuori, a cui la cosa sembra inverosimile. Sì, è vero. Verso quell’ora il lungo corridoio bianco al primo piano del Corriere della Sera è ancora quieto e silenzioso. Non è ancora cominciata, o sta per cominciare, la cateratta quotidiana di servizi e di notizie. Ma da una porta a vetri smerigliati aperta per metà, di fronte a quella del capo-redattore, viene un tic tic di macchina per scrivere. Un battito minuto, discreto e regolare, quasi timido e impacciato al confronto del mitragliamento velocissimo degli stenografi, qualche sala più in là. Chi passa può darsi che metta dentro la testa per curiosità. Vede di schiena Eugenio Montale su una sedia, che scrive un articolo, battendo sui tasti con un dito solo». [Leggi tutto l’articolo di Buzzati]