Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 1929  marzo 26 Martedì calendario

Al casino Montale ammirava la pulizia delle ragazze

• «Negli anni Trenta fu Carlo Bo a introdurre Carlo Emilio Gadda ed Eugenio Montale nel salotto fiorentino di madame Saffo, leggendaria maitresse dell’epoca. L’“ossequioso Gadda” si rivolgeva alle ragazze chiamandole “signorine” e chiedendo loro con rispetto: “Come stanno i suoi? Si trova bene a Firenze? Le piace la città?”. Carlo Bo, noto come il più assiduo frequentatore, così rievocava l’atmosfera respirata nel palazzetto di madame: “Era come stare al caffè”. Carlo Muscetta mostrava invece un certo ritegno e mai voleva unirsi alla compagnia. L’unica volta che finì per cedere, una direttrice gli fece stupita: “Sei ancora qui?”. Solo allora gli amici scoprirono che Muscetta era un habitué delle prime ore del pomeriggio. Montale, folgorato dalla bellezza delle fanciulle di cui amava soprattutto la pulizia (“potresti mangiarci sopra”), si lasciò sfuggire una volta con tono acido: “Pensa, in confronto, alle mogli dei nostri amici”». [Gaetano Afeltra, Cds 13/8/2002]