11 settembre 2010
«Due Mostre per due pubblici diversi»
• «Mai come quest’anno è stato evidente che Venezia ha
due anime e due pubblici distinti e lontani, incapaci (o messi nell’impossibilità)
di comunicare: Concorso e Fuori concorso da una parte, Orizzonti dall’altra
formavano due blocchi impenetrabili gli uni agli altri. Per la quantità di
titoli proposti, per la scarsità di proiezioni, per l’accavallarsi degli orari,
ogni spettatore era costretto a fare delle scelte radicali: da una parte i
giornalisti e i critici, convinti che bisognasse privilegiare il concorso, dall’altra
i cinefili che si identificano sempre più con gli studenti di Dams e affini.
Due Mostre per due pubblici diversi, a cui va aggiunto quello dei “coloristi”,
coccolati e cercati negli anni passati e quest’anno lasciati a bocca asciutta
(poche mondanità, ancor meno star, polemiche quasi assenti, al massimo una gara
tra le altezze dei tacchi da sfoggiare)». [Paolo Mereghetti, Cds
13/9/2010]