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 1960  settembre 11 Domenica calendario

Chiudono le Olimpiadi di Roma

• Terminano a Roma le XVII Olimpiadi dell’era moderna. Come già a Melbourne nel 1956 (e nelle ultime due edizioni dei Giochi Invernali) il medagliere è vinto dall’Unione Sovietica con 43 ori, 29 argenti, 31 bronzi, al secondo posto gli Stati Uniti (34-21-16), al terzo l’Italia, che ha conquistato 13 medaglie d’oro: oltre alla squadra della pallanuoto, nel ciclismo Sante Gaiardoni (velocità, km da fermo), Sergio Bianchetto -Giuseppe Beghetto (tandem), l’inseguimento e la 100 km a squadre; nel pugilato Francesco Musso (piuma), Nino Benvenuti (welter), Franco De Piccoli (massimi); nella scherma Giuseppe Delfino (spada) e la squadra della spada; nell’atletica Livio Berruti (200); nell’equitazione Raimondo d’Inzeo (salto a ostacoli individuale). Dieci gli argenti: nel pugilato Primo Zamparini (gallo), Sandro Lopopolo (leggeri), Carmelo Bossi (superwelter); nella canoa Dezi-La Macchia (C2 1000 metri); nel canottaggio il "quattro senza" (Baraglia-Bosatta-Crosta-Galante); nel ciclismo Livio Trapé (strada); nell’equitazione Piero d’Inzeo (salto a ostacoli individuale); nella ginnastica Giovanni Carminucci (parallele); nella scherma la squadra del fioretto; nel tiro Galliano Rossini (fossa olimpica). Tredici i bronzi: nella scherma la sciabola maschile e il fioretto femminile a squadre più Wladimiro Calabrese (sciabola); nell’atletica Giuseppina Leone (100) e Abdon Pamich (marcia 50 km); nella ginnastica Franco Menichelli (corpo libero) e la squadra maschile; nel pugilato Giulio Saraudi (mediomassimi); nel canottaggio il quattro con (Balatti-Sgheiz-Trincavelli-Zucchi, timoniere Stefanoni); nel ciclismo Valentino Gasparella (velocità); nell’equitazione la squadra di salto a ostacoli (R. D’Inzeo, P. D’Inzeo, Salvatore Oppes); nei pesi Sebastiano Mannironi (piuma); nella vela l’equipaggio della classe “dragoni”. Tra le star dei giochi: gli statunitensi Cassius Clay, vincitore dei massimi nel pugilato, e Wilma Rudolph, oro sui 100, 200 e con la 4x100, e l’etiope Abebe Bikila, che ha vinto la maratona correndo scalzo.