Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Villanova del Ghebbo (Rovigo) 29 dicembre 1934. Medico: per trent’anni, dalla metà dei Sessanta, presso l’ospedale geriatrico Giustinian di Venezia e medico di base nell’isola della Giudecca, ora in pensione. Coinvolto in varie inchieste sull’eversione di destra.
• Negli anni Sessanta responsabile della cellula veneziana di Ordine nuovo e iscritto al Msi, che poi lo espulse. Più volte colpito da mandato di cattura, nell’87 è condannato a 12 anni per reato associativo nel processo per la strage di Peteano (31 maggio 1972), nell’88 a 9 anni per ricostituzione del partito fascista. Assolto con sentenza definitiva, dopo una condanna in primo grado all’ergastolo, sia per la strage di piazza Fontana a Milano (12 dicembre 1969) sia per quella alla questura di Milano (17 maggio 1973), assolto per insufficienza di prove in primo grado (16 novembre 2010) e in appello (14 aprile 2012) al processo per la strage di piazza della Loggia a Brescia (28 maggio 1974).
• Ha scritto un’autobiografia, L’ultima vittima di piazza Fontana, Editoriale Chiaravalle.
• «“Lo so quello che dicono. Che sono l’ideologo, il ‘grande burattinaio’ delle stragi, non è così?”. Più o meno. “Dovrei piangere, e mi viene da ridere. Sono innocente, completamente innocente. Sia per piazza Fontana che per la strage della questura, che mi fa ancora rabbia adesso, quella condanna. Perché io l’anarchico Bertoli, quello che fece esplodere la bomba, non l’ho mai conosciuto, mai visto né sentito”» (Carlo Maria Maggi a Marco Imarisio) [Cds 1/7/2001].