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 2007  novembre 19 Lunedì calendario

Beh, Forza Italia e Alleanza Nazionale stanno litigando davvero di brutto... • Che è successo?Senta quello che è successo ieri ad Assisi

Beh, Forza Italia e Alleanza Nazionale stanno litigando davvero di brutto...

• Che è successo?
Senta quello che è successo ieri ad Assisi. C’era un convegno di An ed era stato invitato anche Fabrizio Cicchitto, vicecoordinatore di Forza Italia e fedelissimo di Berlusconi. Siccome da quando il Senato ha approvato la Finanziaria, Fini scrive lettere o dà interviste in cui critica con asprezza Berlusconi e la sua linea della spallata, Cicchitto s’è messo a difendere il suo capo e a questo punto – cosa che a mia memoria non era mai accaduta – la platea lo ha fischiato a tutta forza. Cicchitto, mezzo gridand «Non so dove volete andare. Non andate da nessuna parte mettendo in moto dei piccoli plotoni d’esecuzione che a nome del partito unico tirano randellate a Silvio Berlusconi». Altra bordata di fischi. Ora, Italo Bocchino, uno dei giovani più autorevoli di An, aveva attaccato Berlusconi per il fatto di Daniela Santanché...

• Di che si tratta?
C’è stata una scissione, in An, una decina di giorni fa, scissione peraltro preannunciata. Storace, che tanti anni fa era addirittura il portavoce di Fini, se n’è andato da Alleanza Nazionale e ha fondato un partito suo, denominato La Destra. Lo hanno seguito, tra gli altri, Teodoro Buontempo e la Santanché. Quando questi de La Destra si sono riuniti, Berlusconi è andato a trovarli, con il suo solito modo di fare li ha abbracciati, baciati e benedetti. Fini s’è seccato moltissimo, ha detto chiaro e tondo a Berlusconi che la cosa non gli è piaciuta per niente e infatti la ruggine tra i due si può datare da quel momento. Le voglio ricordare – perché lei afferri bene l’importanza di questo contrasto – che Fini passa oggi per un sincero democratico e per un possibile, futuro capo del centro-destra e quindi addirittura per un possibile candidato a Palazzo Chigi, grazie a Berlusconi, che quindici anni fa, dovendosi votare per il sindaco di Roma, dichiarò pubblicamente che lui avrebbe sostenuto senza problemi Fini. Fini in quel momento guidava ancora un partito universalmente giudicato come fascista o parafascista.

• Torniamo ad Assisi.
Ieri ad Assisi Italo Bocchino ha di nuovo attaccato Berlusconi per queste civetterie verso la Santanché, e allora Cicchitto ha gridato al pubblic «Voi pensate davvero che Berlusconi abbia provocato la scissione di Storace?». E il pubblico, come un sol uom «Sìiiiii». Allora Cicchitt «Ma che m’avete invitato a fare se dovevate fischiare e non ascoltare? Vi facevate da soli il partito unico e questo dibattito, invece di farmi venire qui. stato fatto un duro attacco politico e io rispondo». Lei ha capito che tutto questo mandarsi a quel paese dipende dal fatto che Berlusconi ha passato gli ultimi due mesi a dire: «Sulla Finanziaria in Senato Prodi cade, cade, cade», tutti gli hanno creduto e poi invece Prodi non solo non è caduto ma è forse (molto “forse”) più forte di prima. Persino Bossi ce l’ha con Berlusconi. Per non parlare di Casini.

• E Berlusconi come risponde?
Ieri era a Milano... Sa che c’è stata questa iniziativa dei gazebi? Ha fatto mettere gazebi dappertutto per raccogliere firme di cittadini che vogliono mandare Prodi a casa. Ieri a Milano ha detto che avevano firmato in sette milioni e ha annunciato che Forza Italia si scioglierà in questo nuovo partito, il «Partito del Popolo Italiano della Libertà». Ha aggiunt «Domani vi spiegheremo tutto».

• Con Berlusconi c’è da farsi venire il mal di testa. Non aveva già fondato un altro nuovo partito con la Michela Vittoria Brambilla?
Sì, e ieri la Brambilla – che intanto ha vinto le elezioni a Courmayeur – era con lui al comizio milanese e c’è anche una foto che la mostra mentre bacia Silvio su una guancia. Berlusconi a questo punto ha a disposizione tre partiti? Due? Uno? La confusione è grande sotto il cielo, ma possiamo provare a capirci qualcosa considerando che la faccenda dei gazebi e dei sette milioni è una risposta ai tre milioni e mezzo di Veltroni. Guarda combinazione, sette è il doppio di tre e mezzo. E chi è andato a firmare ha pagato un euro, proprio come alle primarie del Pidì. Caro Walter – è il discorso – se tu vali tre e mezzo, io valgo sette! Berlusconi, poi, non ha nessuna paura di giocare solo contro tutti: scommette che Dini gli darà una mano ed è sicuro che, alle brutte, si farà il referendum. Quale sarà il partito più votato alle elezioni che si terranno con la legge riformata dal referendum? Forza Italia, in base ai sondaggi di adesso. Quanti seggi riceverà in premio, grazie a questo, Forza Italia o il Partito della Libertà o il Partito del Popolo, vattelapesca? Il 54 per cento. Pensa Berlusconi, mentre si fa baciare dalla Brambilla: lasciate, lasciate che Fini e Casini si agitino... [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 18/11/2007]