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 2007  dicembre 10 Lunedì calendario

Sta per aumentare di nuovo tutto e Prodi e Bersani hanno pensato bene di richiamare in servizio Mister Prezzi, un’idea di settembre, prima accantonata e adesso rimessa in pista

Sta per aumentare di nuovo tutto e Prodi e Bersani hanno pensato bene di richiamare in servizio Mister Prezzi, un’idea di settembre, prima accantonata e adesso rimessa in pista.

• Chi sarebbe questo tizio?
Si fa il nome di Antonio Lirosi, un dirigente del ministero dello Sviluppo Economico, attualmente responsabile della Direzione “Tutela dei Consumatori”, quella da cui già oggi dipende l’“Osservatorio Prezzi e Tariffe” del medesimo ministero. Lirosi, o chi per lui, resterà in carica tre anni e dovrà sorvegliare prezzi e listini e riferire al ministro. Il ministro, così informato, potrà a sua volta attivare l’Antitrust o fare una legge. Le associazioni dei consumatori sono divise. L’Aduc pensa che sia pura propaganda e che non servirà a niente. Adusbef e Federconsumatori sostengono che Mister Prezzi potrebbe essere utile. Io ho l’impressione che qualche dubbio sia legittimo. Anzi, i dubbi sono fondamentalmente tre.

• Naturalmente le chiedo di elencarli.
Prima di tutto, Mister Prezzi, per come si configura in Finanziaria (stiamo quindi parlando di qualcosa che deve ancora essere approvato dalla Camera), non ha nessun potere di intervent accertata una speculazione, deve andare dal ministro. Il ministro, se è faccenda di scarsa concorrenza, può rivolgersi all’Antitrust. Se è faccenda di altro tipo – una speculazione pura e semplice – può fare una legge. La legge ci mette parecchio tempo per essere approvata e il contesto in cui s’è prodotta la speculazione può nel frattempo essere completamente cambiato. In altri termini, mister Prezzi è del tutto privo di poteri. Il secondo dubbio riguarda la duplicazione del servizio. Ci sono già un mucchio di uffici e/o commissioni che monitorano i prezzi e stendono periodicamente regolari listini. A cominciare dall’Istat e dai suoi uffici statistica comunali, i comitati e le commissioni prezzi di Province e Regioni, l’Ismea del ministero delle Politiche agricole, i Comitati prezzi agli ordini dei prefetti, l’Antitrust, l’Anas per i prezzi delle autostrade, l’Authority per l’energia relativamente ai i prezzi di luce e gas, l’Authority per la Comunicazione per telefoni e quant’altro, fino all’Osservatorio Prezzi già esistente e guidato dal medesimo Lirosi, l’uomo che dovrebbe essere nominato mister Prezzi. Se tutti questi uffici non sono ancora sufficienti a dare al ministro un’idea di quello che succede sul mercato, come potra riuscirci un Mister Prezzi senza poteri, che sarà intralciato da tutti gli altri e rischierà a sua volta di dargli fastidio? Terza obiezione: ma che cosa si intende, esattamente, per “speculazione sui prezzi”? Perché prima di varare un’Autorità di garanzia, bisognerà pur definire il reato o il cattivo comportamento che si teme. Si direbbe, a pensarci, che la speculazione può essere di due soli tipi: sono monopolista di un bene di prima necessità e pretendo pagamenti esorbitanti. Ma su questa fattispecie dovrebbe già essere schierata l’Antitrust. Oppure: compro a 5 e invece di rivendere, poniamo, a 30, rivendo a 5.000 o a 25.000, con un prezzo di ricarico da rapina. A parte che sarei curioso di sapere come si interverrebbe in questo caso, c’è però un esempio lampante di pochi giorni fa: la Gabanelli ha mostrato durante la sua trasmissione Report che gli stilisti praticano regolarmente e da anni questi ricarichi-furto, e nessuno, dopo la messa in onda del programma, ha detto o fatto niente. Non mi meraviglia affatt se il mercato è disposto a pagare cifre esorbitanti uno straccetto, quale Mister Prezzi potrà mai intervenire?

• Probabilmente però Prodi e Bersani intendono monitorare soprattutto i generi di prima necessità
Ma proprio qui sta il punto. Gli aumenti riguardano luce, gas, telefono, trasporti, benzina, nettezza urbana, acqua. roba che, per un verso o per l’altro, dipende proprio dallo Stato! La prima mossa di mister Prezzi dovrebbe esser quella di fare una telefonata allo stesso Prodi. E poi di chiamare le banche, che costano troppo, lo si sa da un pezzo, lo ha detto anche Draghi, ma non vengono sfiorate neanche con una piuma.

• E gli alimentari?
Dipendono dalla congiuntura internazionale, dal prezzo del petrolio che spinge verso le bioenergie e dalla politica di Bruxelles, che ha incentivato l’abbandono delle coltivazioni. Non so che cosa potrebbe fare Mister Prezzi.

• Ma allora come si può combattere il carovita?
Aumentando la concorrenza, naturalmente. Cosa che le liberalizzazioni di Bersani hanno tentato, ma invano. Imporre i prezzi dall’alto, invece, non serve. Sa che cosa succede quando uno Stato si comporta così? Che la merce costa effettivamente poco. Però non si trova più... [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 9/12/2007]