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 2007  dicembre 15 Sabato calendario

Ieri Berlusconi è andato a parlare a Bologna e ha detto che se i senatori, venti giorni fa, hanno approvato la Finanziaria è perché alcuni di loro – quelli che volevano votare no – erano stati convocati il giorno prima dai magistrati di Napoli e interrogati per sette ore

Ieri Berlusconi è andato a parlare a Bologna e ha detto che se i senatori, venti giorni fa, hanno approvato la Finanziaria è perché alcuni di loro – quelli che volevano votare no – erano stati convocati il giorno prima dai magistrati di Napoli e interrogati per sette ore. «Un’intimidazione che li ha spaventati». I bolognesi hanno prima subissato di fischi il Cavaliere e qualcuno ha pure inalberato il cartello «Fatti processare». Poi però i tifosi del Popolo della Libertà (il nome del partito sarà questo) hanno avuto la meglio e ricoperto Berlusconi di ovazioni. Berlusconi ha annunciato che il suo partito, nei sondaggi, è al 38 per cento.

• Questa dei magistrati mica l’ho capita.
E’ un ricasco dell’inchiesta di Napoli di cui si parla da qualche giorno. Non ne sa niente? I sostituti procuratori di Napoli stavano indagando su un piccolo produttore che si chiama Giuseppe Proietti e ipotizzavano che costui avesse iperfatturato certe prestazioni facendo confluire del denaro all’estero e facendolo poi rientrare attraverso la Svizzera per pagare tangenti ai dirigenti Rai che lo facevano lavorare. Tra i beneficiari di queste tangenti – era l’ipotesi dei magistrati, e sottoline l’ipotesi dei magistrati – c’era anche il presidente di Raifiction, Agostino Saccà.

• Che cos’è Raifiction? E chi è questo Saccà?
Raifiction è la struttura della Rai che si occupa di fiction. Lei sa che cosa s’intende per fiction? Ma per esempio il maresciallo Rocca oppure Abatantuono che fa il giudice in Puglia o anche Montalbano. Le commesse, i Fausti Coppi, i Pantani di Raiuno. Eccetera, eccetera. Insomma, le storie e le storie in serie, quelle che garantiscono il grande pubblico e che muovono molto denaro. Il capo di tutta questa macchina, decisiva per gli ascolti e gli introiti pubblicitari, è – anzi era perché in seguito a questa inchiesta napoletana s’è autosospeso e sarà sostituito – Agostino Saccà, calabrese, all’inizio della carriera giornalista, fino a diventare vicedirettore del Tg2, e poi manager: direttore di Raiuno, poi direttore generale ai tempi della Moratti. Un uomo molto capace e molto potente.

• Berlusconiano?
Prima in quota An e poi berlusconiano. Quando cambiano gli assetti in Rai lo mettono a dirigere la fiction, che è un posto enorme. Qui sta quando i magistrati di Napoli, per via dell’inchiesta su quei soldi svizzeri, si mettono a intercettarlo e a pedinarlo. Con questa azione di controllo scoprono che, benché la direzione di Raifiction appaia a noi un posto enorme, a Saccà sembrava una diminuzione rispetto a quello che faceva prima. Parla al telefono e dice ai suoi interlocutori che se ne vuole andare. Ha in mente di creare una città della fiction a Lamezia Terme. Vuole mettere in piedi un consorzio Pegasus che connetta i piccoli produttori e li renda più forti. Parla di questo con Giuliano Urbani, consigliere in Rai su mandato di Berlusconi, e poi con Berlusconi stesso. Che lo accarezza (metaforicamente), gli raccomanda quattro ragazze amiche sue (perché gli si diano delle particine) e poi si fa aiutare dallo stesso Saccà a persuadere qualche senatore del centro-sinistra a cambiar casacca. Si combina, per esempio, un incontro col senatore Randazzo, c’è qualche incursione nel territorio del senatore Fuda, eccetera. Saccà fa tutto questo non solo perché è un berlusconiano, ma perché conta di essere aiutato nei due progetti che riguardano Lamezia Terme e la società Pergasus. Dice a Urbani: in testa alla Pegasus bisognerà mettere un uomo del Cavaliere...

• Queste cose che mi sta dicendo che reati configurano?
La procura di Napoli ipotizza per Berlusconi il reato di corruzione quanto ai suoi rapporti con Saccà e il reato di istigazione alla corruzione per quello che riguarda il corteggiamento dei senatori. Ci sono molti dubbi, in realtà, sulla sostanza delle accuse, che appaiono, allo stato, parecchio stiracchiate. E ci sono molti dubbi sui comportamenti che hanno fatto diventar pubblica l’inchiesta: Giuseppe D’Avanzo, su Repubblica, ne ha parlato per primo, e ha fatto bene. Ma chi gli ha passato le carte? Ieri la Guardia di Finanza gli ha perquisito casa e sequestrato il computer. Atto odioso. Eppure resta che la gola profonda non può che stare in procura a Napoli. Inoltre, come hanno osservato tutti, Berlusconi sta a Roma, Saccà sta a Roma, la Rai sta a Roma e perciò i magistrati di Napoli hanno fatto come Woodcock, invece di passare l’inchiesta ai loro colleghi romani hanno indagato e intercettato come se niente fosse.

• Che cosa se ne deduce?
E’ un comportamento che alimenta i sospetti sull’operazione. Dà argomenti a chi sostiene che è un colpo basso il cui scopo è far saltare il dialogo Veltroni-Berlusconi. Persino quelli di Rifondazione ne hanno preso le distanze e si son fatti garantisti per il Cavaliere.[Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 14/12/2007]