La Gazzetta dello Sport, 24 dicembre 2007
Bisognerebbe parlare del nuovo attacco all’Italia della stampa anglosassone, cioè dell’articolo in cui il Times scrive che siamo vecchi e depressi, pezzo che segue quello del New York Times di qualche giorno fa dove si sosteneva, più o meno, la stessa cosa
Bisognerebbe parlare del nuovo attacco all’Italia della stampa anglosassone, cioè dell’articolo in cui il Times scrive che siamo vecchi e depressi, pezzo che segue quello del New York Times di qualche giorno fa dove si sosteneva, più o meno, la stessa cosa. Il Times se la prende anche con Monica Bellucci («non è Sophia Loren»). Però ieri Carla Bruni ha fatto quarant’anni e, a quanto pare, il presidente Sarkozy ha perso la testa per lei. Siamo a Natale. Occupiamoci di Carla e non avveleniamoci la vita.
• Quindi, dice lei, la Bruni che conquista l’Eliseo è una rivincita italiana?
Lo dico solo perché è Natale. Consoliamoci: l’Italia ha battuto i francesi a calcio (e li batterà ancora) e la Bruni forse diventerà presidentessa. Inoltre Capello allenerà gli inglesi. Mettiamo questi pacchetti sotto l’albero e fingiamo che siano importanti. Intanto, naturalmente, Air France si piglierà Alitalia, i francesi hanno già comprato Bnl e controllano la distribuzione nei supermercati, gli spagnoli si sono portati a casa Telecom, i tedeschi si sono piazzati a Terni e fanno quasi spallucce quando in una loro acciaieria di Torino muoiono sei persone. Per questo dic parliamo di Carla e con questo facciamo gli auguri ai lettori.
• Ma lei crede sul serio che stiano insieme?
Bella domanda. Noto intanto che la notizia del divorzio da Cécilia è arrivata quando cominciavano gli scioperi. E la notizia del fidanzamento con Carla è uscita mentre scoppiavano le polemiche per la visita a Parigi di Gheddafi, che a parecchi francesi non è piaciuta per niente: Sarkozy è apparso – secondo molti – troppo arrendevole col dittatore libico. Siccome qualche giorno prima il presidente francese era stato l’unico leader europeo a congratularsi vivamente con Putin per la sua vittoria elettorale, i giornali francesi e i molti che sono sensibili a questi temi ne hanno dedotto che Sarkò non è per niente sensibile ai diritti umani. In campagna elettorale aveva promesso tutt’altro. Il nostro uomo è molto deferente anche con i cinesi.
• Carla Bruni come entrerebbe in tutto questo?
I politici hanno bisogno di incendiare la fantasia dei loro fans e di farli guardare da un’altra parte quando fanno qualcosa che può sembrare discutibile. Carla ha monopolizzato i media e impedito di parlar d’altro. stata lei a dare la notizia al direttore dell’Express, fingendo poi di arrabbiarsi quando il giornale – inevitabilmente – ha cominciato a raccontar la storia. L’Eliseo ha quindi fatto sapere discretamente al settimanale Point de vue che i due, accompagnando i rispettivi figli, si sarebbero incontrati, come per caso, a Eurodisney. Quando le foto con la storia sono uscite, con tanto di pettegolezzi estasiati, l’entourage di Sarkozy non ha smentito. Lei si ricorderà che il presidente francese ha interrotto un’intervista a una tv americana, piantando in asso la giornalista che lo fronteggiava, per il solo fatto che gli era stata rivolta una domanda su Cécilia. Stavolta ai giornalisti è stato servito un pranzo complet antefatto, fatto e speranza futura di sposarsi. Lui s’è portato la madre di lei a Roma, la mamma ha detto che vuole tanto che convolino, pare che lui l’abbia chiesta effettivamente in moglie e pretenda una risposta entro gennaio.
• A quanto capisco, però, lei non è un tipetto facile.
Una cornificatrice di professione. Stava col filosofo Jean-Paul Enthoven, il quale aveva un figlio grande e sposato. Jean-Paul e Carla a un certo punto andarono a passare qualche giorno a casa di questo figlio, sbarcano all’aeroporto e il figlio, di nome Raphael, fece per prenderle la valigia. Carla: «Grazie, non ho bisogno di nessuno, gli uomini li castro da subito, io». Naturalmente se lo portò a letto e si fece mettere incinta. La cosa avvenne sotto gli occhi della moglie di questo figlio, che è la figlia del filosofo Bernard-Henry Lévy, di nome Justine. Justine ci scrisse un libro sopra. Anche la sorella di Carla, l’attrice Valeria, le ha dedicato un film, intitolato più facile per un cammello. La lista dei suoi amanti è lunga da qui a lì: Mick Jagger (che mollò la moglie), Eric Clapton, Donald Trump. La giornalista Annalisa Benini l’ha definita così: «Bellissima, scicchissima, luminosa, di una stronzaggine assoluta e senza pudore». Annalisa s’è dimenticata di scrivere «ricchissima». Di famiglia e come modella. Ancora una decina d’anni fa – cioè essendo, per quel mondo, una “vecchia” – portava a casa, da modella, una decina di miliardi di lire l’anno.
• Ai francesi piace o no?
Parrebbe di no. Alle francesi ancora meno. Alle francesi piaceva Cécilia, che pareva indifferente al potere del marito e l’ha lasciato quando lui è stato eletto presidente.[Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 23/12/2007]