La Gazzetta dello Sport, 5 gennaio 2008
L’altra notte migliaia di fan di Harry Potter hanno fatto la fila per ore, quasi fino alle due, per assicurarsi una copia de Harry Potter e i doni della morte (Salani, 702 pagine, 23 euro), settimo e ultimo volume della saga firmata da J
L’altra notte migliaia di fan di Harry Potter hanno fatto la fila per ore, quasi fino alle due, per assicurarsi una copia de Harry Potter e i doni della morte (Salani, 702 pagine, 23 euro), settimo e ultimo volume della saga firmata da J.K. Rowling. Si trattava infatti di impossessarsil, oltre che del libro, anche del’annullo speciale che avrebbe marchiato per la storia le copie acquistate la prima notte. Della nuova avventura si sa già che il maghetto si sposerà con Ginny Weasley, la sorella del suo migliore amico Ron, da cui avrà tre figli: James Potter II, Albus Severus Potter e Lily Potter.
• E’ vero che l’autrice è diventata più ricca della regina d’Inghilterra?
Sì. Nel 2004 aveva già messo insieme un patrimonio di 450 milioni di sterline (641 milioni di euro), 50 più della regina Elisabetta. Oggi è arrivata a 1 miliardo di sterline (1,5 miliardi di euro). Forbes l’ha classificata quarantesima tra le donne più potenti del globo. E pensare che, quando ha cominciato, era una squattrinata ragazza madre costretta a scrivere china sul tavolino di un pub. Non aveva neanche i soldi per pagarsi il riscaldamento a casa! per risparmiare sul riscaldamento di casa.
• E come ha fatto a guadagnare così tanto con sei libri e cinque film?
Con 325 milioni di copie vendute in tutto il mondo dei primi sei volumi (una decina in Italia), Harry Potter è il terzo libro più diffuso dall’invenzione della stampa a caratteri mobili, dopo la Bibbia (3 miliardi di copie) e il Libretto rosso di Mao (un miliardo). Anche al cinema: Harry Potter è la serie più remunerativa della storia. I primi cinque film della saga hanno incassato in tutto il mondo 4,47 miliardi di dollari, sorpassando sia gli incassi dei ventidue film di James Bond sia i sei film di Star Wars. I libri della Rowling sono stati tradotti in 62 lingue, inclusi arabo (Hari Butor wa Hajar al-fayasuf era il titolo del primo romanzo), latino (Harrius Potter et Philosophi Lapis che nel Regno Unito ha venduto 10 mila copie), ma anche zulu, gaelico, greco antico, braille. Se tutte le copie stampate del sesto episodio, in tutte le edizioni e lingue, venissero disposte una accanto all’altra, si coprirebbe l’intera superficie del Brasile. Se tutte le parentesi dei libri di Harry Potter in tutte le edizioni e lingue venissero
stampate di seguito, potrebbero circondare due volte il globo, benché arabo, giapponese, ebraico, cinese, urdo non abbiano parentesi. Non sol tra la fine del 2009 e l’inizio del 2010 dovrebbe aprire i battenti Il magico mondo di Harry Potter, un parco a tema nell’Universal Resort di Orlando, in Florida, con attrazioni e ambienti ispirati al villaggio di Hogsmeade e alla scuola di Hogwarts.
• Qual è la ragione del successo strepitoso di Harry Potter?
Se lo sono chiesto in molti. Secondo Umberto Eco, nel libro «c’è anche qualcosa di Mary Poppins e di Peter Pan, e la scuola sembra uno di quei castelli misteriosi di cui leggevamo nella “Biblioteca dei miei ragazzi” edita da Salani (lo stesso editore di Harry Potter)». Beppe Severgnini ha chiesto a suo figlio perché la sera vuole che gli legga Harry Potter: «Mi ha rispost “1) Perché è un libro pieno di magie. 2) Perché parla di scuola, ma è magica anche quella. 3) Perché ci sono gli zii cattivi, e un libro senza cattivi non vale niente». Di sicuro Harry Potter «ha fatto avvicinare alla lettura moltissimi ragazzi che non erano per nulla abituati ad intrattenersi coi libri» (Roberto Denti). Questo è così vero, che in una scuola elementare del Nottinghamshire, che languiva in fondo alla lista delle classifiche nazionali compilate dai temibili ispettori del Ministero dell’Istruzione britannico, le maestre si sono calcate in testa la parrucca di Minerva McGranitt e si sono messe a insegnare tutte le materie ispirandosi a Harry Potter. Risultat hanno trasformato il ghetto in una Hogwarts schizzata fra le scuole con il rendimento più alto del regno.
• Quand’è che la Rowling s’è inventata Harry Potter?
Il maghetto con gli occhiali le è comparso per la prima volta in mente durante un viaggio di ritorno Manchester-Londra, dopo un fine settimana passato a cercare casa. Il treno è assai propiziatore. Anche Scott Turow ha scritto in treno Presunto innocente, quando ancora faceva l’avvocato e doveva andare su e giù mattina e sera tra casa e ufficio.
• La Rowling ha detto che la saga finisce col settimo libro appena uscito. Perché smettere, visto il successo che ha avuto?
Fin dall’inizio aveva deciso che la storia di Harry sarebbe durata per sette libri, tanti quanti sono gli anni della scuola di magia. Ma poi, nell’ultimo, non l’ha fatto morire... [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 5/1/2008]