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 2011  luglio 01 Venerdì calendario

Biografia di Luciano Moggi

• Monticiano (Siena) 10 luglio 1937. Ex dirigente sportivo. Ferroviere, iniziò negli anni Sessanta come osservatore della Juventus. Fattosi fama di talentscout, dal 1976 al 1979 fu direttore sportivo della Roma, dal 1980 al 1982 della Lazio, dal 1982 al 1987 del Torino. Al Napoli dal 1987 al 1991, vinse la coppa Uefa del 1989 e lo scudetto del 1990. Di nuovo al Torino dal 1991 al 1993, dopo una breve collaborazione con la Roma nel 1994 divenne direttore generale della Juventus dando vita con Roberto Bettega (vicepresidente) e Antonio Giraudo (amministratore delegato) alla famigerata Triade. Risultati: sette scudetti (1995, 1997, 1998, 2002, 2003, 2005, 2006, gli ultimi due poi revocati), una Champions League (1996, finalista nel 1997, 1998, 2003), una coppa Intercontinentale (1996), una supercoppa Europea (1996), quattro Supercoppe italiane (1995, 1997, 2002, 2003), una Coppa Italia (1995). Figura centrale dello scandalo calciopoli (detto appunto anche “moggiopoli”) scoppiato nel maggio 2006 dopo la pubblicazione di alcune intercettazioni telefoniche ordinate dalle procure di Torino e Napoli (registrate sue conversazioni con i designatori arbitrali e il vicepresidente della Figc), già squalificato per 5 anni (fino al 14 luglio 2011), il 15 giugno 2011 è stato radiato (commissione disciplinare della Federcalcio, primo grado). Due i processi penali in cui è coinvolto: a Napoli (frode sportiva sul campionato 2004/2005) si attende la sentenza (i pm Giuseppe Narducci e Stefano Capuano hanno chiesto una condanna a 5 anni e 8 mesi di reclusione); a Roma, sotto accusa per l’attività della Gea, agenzia di gestione dei calciatori sciolta nel 2006 che aveva per socio il figlio Alessandro, caduta l’accusa di associazione a delinquere in primo grado è stato condannato a 1 anno e 6 mesi per violenza privata nei confronti dei calciatori Nicola Amoruso e Manuele Blasi (1 anno e 2 mesi per il figlio); in secondo grado la pena è stata ridotta a un anno (l’episodio relativo ad Amoruso è andato in prescrizione, la pena del figlio è stata ridotta a cinque mesi).