Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2008  settembre 26 Venerdì calendario

La Cgil ha firmato. Piloti, assistenti di volo e personale di terra rappresentati dalle sigle autonome trattanoinvece ancora oggi fino alle 13

La Cgil ha firmato. Piloti, assistenti di volo e personale di terra rappresentati dalle sigle autonome trattanoinvece ancora oggi fino alle 13. L’opinione generale è che chiuderanno anche loro, ma se non è affatto scontato. Naturalmente stiamo parlando di Alitalia.

Quindi tutto a posto. E allora come mai quello che andava bene ieri non andava bene dieci giorni fa?
Beh, la Cgil qualcosa ha strappato, anche se per gli altri sindacati è molto imbarazzante ammetterlo e Bonanni si è precipitato a parlare con i giornalisti prima che arrivasse Epifani e ha spiegato che l’accordo era solo una messa cantata, che bisognava celebrare a tutti i costi per permettere al segretario della Cgil di non perdere la faccia. un po’ vero, ma non del tutto perché la Cgil ha guadagnato un’aggiunta all’accordo di 15 giorni fa che impedisce il taglio dei salari al personale di terra e regola in modo nettamente diverso la questione delle malattie: Cai voleva dimezzare lo stipendio per i primi tre giorni, adesso ci si potrà ammalare in santa pace per otto mesi consecutivi. Sono state introdotte migliorie alla disciplina dei notturni e a quella dei riposi, è stato specificato che i tagli degli stipendi del personale di volo non potranno essere superiori al 7 per cento, eccetera. Epifani dà una grande importanza al punto riguardante il lavoro precario. A me non pare granché: Cai si dichiara ”disponibile” a ricorrere ai precari Alitalia, che non sono protetti dagli ammortizzatori, per le sostituzioni o gli incrementi stagionali di personale. “Disponibile” non significa che Cai “deve”. E poi, probabilmente, Alitalia avrebbe fatto ricorso a questo personale in ogni caso. Non è logico, per questo tipo di lavori, utilizzare persone che già sanno di che si tratta?

E il partner straniero?
Quella è messa cantata. Il partner straniero c’è sempre stato. Tra l’altro il partner straniero sta già in Air One, che a questo punto diventerà il veicolo principale dell’accordo. Il personale in assemblea a Fiumicino ha protestato vivacemente quando ha saputo che i contratti non sarebbero più stati intestati Cai, ma Air One. Suppongo che un dipendente Alitalia possa vivere come un declassamento il diventare dipendente Air One. un sentimento sbagliato, ma esiste.

I piloti?
Mistero. L’ultima dichiarazione virgolettata è delle 17.07. Il vicepresidente Roberto Spinazzola, vicesegretario dell’Up, ha dichiarat «Per noi questo contratto è irricevibile. I nostri esuberi sono mille, il 40% della nostra categoria. Come faremo a dire ad un pilota di 45/48 anni che con il nuovo contratto perderà il lavoro?». Berti ieri sera ha giudicato positivo che il governo si fosse dimostrato disposto a prolungare la discussione fino alle 13 di oggi. Niente di più. Cai andrà avanti anche senza piloti? Su questo punto gli altri soci di Colaninno sono decisi? L’alternativa è di nuovo il fallimento? Badi che questa vicenda ha reso improrogabile una legge sulla rappresentanza. Chi ha diritto di parlare e scioperare e come si ottiene questo diritto. Colaninno è per ora irremovibile sul punto centrale della richiesta dei piloti: vuole che la rappresentanza sindacale sia una sola, i piloti si scordino di comandare nella nuova azienda come facevano nella vecchia.

Veltroni?
Dice che l’accordo è tutto merito suo. Francamente mi pare esagerato. E le dico quest Epifani ha ottenuto un risultato apprezzabile, ma l’altra volta ha rovesciato il tavolo dopo che il suo uomo, Fabrizio Solari, s’era dichiarato pronto a firmare. E su che piattaforma l’aveva rovesciato? Non su quello che ha ottenuto ieri (che dunque è effettivamente un contentino, anche se piuttosto sostanzioso, per non fargli perdere la faccia), ma sulla pretesa abbastanza singolare che prima della firma Cgil ci fosse quella dei piloti! L’ipotesi che dietro questo voltafaccia ci fosse Veltroni è piuttosto consistente. Senonché, mandato all’aria l’accordo con l’obiettivo di non far vincere, dopo quella sui rifiuti, anche questa partita a Berlusconi, i democratici devono aver verificato che il premier forse avrebbe perso consensi ma che ancora di più ne avrebbe persi il Pd. E che per il sindacato in generale e la Cgil in particolare sarebbe cominciato un vero e proprio calvario. Che sindacato è quello che manda per strada 19 mila lavoratori? E che fa fallire un’azienda?

Berlusconi?
Berlusconi? Berlusconi è andato a Melezzole, presso il Centro Benessere di Messeguè, tra Terni e Orvieto e s’è fatto mettere a disposizione tutto l’albergo. Sa come sono questi posti. Maniluvi, pediluvi caldi in macerate d’erbe, inalazioni caldo-umide, cenette a basso tenore calorico... Sì, ogni tanto telefonava a Gianni Letta per farsi raccontare come andava. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 26/9/2008]