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 2008  novembre 06 Giovedì calendario

Dunque, Barack Obama è il nuovo presidente degli Stati Uniti...• Voglio sapere tutto di lui.La pelle nera gli viene dal padre, Barack anche lui (il nome significa “Benedetto” in swahili)

Dunque, Barack Obama è il nuovo presidente degli Stati Uniti...

Voglio sapere tutto di lui.
La pelle nera gli viene dal padre, Barack anche lui (il nome significa “Benedetto” in swahili). Famiglia di agricoltori, abbastanza benestante da mandare il giovane Barack senior in giro per il mondo. Infatti, eccolo a un certo punto alle Hawaii, nel quadro di un programma internazionale di scambio tra studenti. Siamo alla fine del 1960. A Honolulu, il giovane Barack senior incontra Ann, una ragazza bianca del Kansas. I due si innamorano.

Come mai Ann si trovava alle Hawaii?
Perché i suoi genitori – i nonni bianchi del Presidente – avevano deciso di lasciar perdere il Kansas, dove evidentemente non combinavano granché, e di tentare la fortuna ai Tropici. Il bello di quell’innamoramento tra Barack senior e Ann fu che quelli che si opponevano erano i parenti di lui: non volevano un matrimonio con una donna bianca. Ma i due si sposarono lo stesso e il 4 agosto del 1961 nacque Barack junior. La famiglia dal Kenya tempestava però tutto il suo malumore. Barack senior non resistette troppo: andò prima a studiare a Harvard e poi tornò in patria. Nessuno lo ha più rivisto. Sappiamo che ha avuto quattro mogli e otto figli. Uno di questi, scovato da Vanity Fair quest’estate, vive in uno slum di Kogelo.

E Ann, rimasta sola, che fece?
Si risposò con un indonesiano che faceva il manager in una compagnia petrolifera e lo seguì a Giakarta. Barack junior non aveva che quattro anni. Nelle sue agiografie si dice che questa esperienza lo segnò per la vita. Vide infatti «bambini poveri in mezzo alla strada, troppo malati o troppo stanchi per chiedere l’elemosina, guardie di ricche ville che gettavano monete fuori dai cancelli, solo per vedere la gente che si buttava nel traffico a raccoglierle», eccetera. Sono parole sue.

Gli indonesiani non sono musulmani?
Non tutti e comunque il Presidente ha sempre giurato di essere metodista. Figuriamoci se McCain, una volta accertato questo punto, non lo avrebbe sfruttato a suo favore! In ogni caso, non andò bene neanche il secondo matrimonio di Ann e il bambino venne affidato ai suoi genitori, che ormai vivevano stabilmente alle Hawaii. Furono i due nonni a tirarlo su e questo spiega la reazione di Barack alla notizia della morte di sua nonna, uccisa da un tumore poche ore prima dell’elezione. Obama ha confessato nella sua autobiografia di essere stato un ragazzo con problemi, per via di questi sballottamenti da un punto all’altro del mondo. Ha ammesso di aver fumato marijuana e di aver tirato coca. La famiglia era però benestante, e infatti ci sono alcuni che contestano Barack da sinistra, sostenendo che non si tratta di un vero nero. Il suo curriculum successivo dà qualche ragione a questa tesi estremista: Antropologia alla Columbia University di New York, laurea e trasloco a Chicago dove lavora per tre anni nel Developing Communities Project, un gruppo di assistenza sociale, gestito da una chiesa e che aiuta i poveri...

Non sono notizie troppo edificanti? Saranno vere tutte queste storie di bontà?
Beh, ci saranno anche delle esagerazioni. Però tenga conto del fatto che lo staff di McCain deve aver passato al setaccio ogni singolo giorno della vita del suo avversario. Se non sono riusciti a smentire i racconti di Barack loro! Comunque, dopo tre anni il giovane Obama si trasferì a Harvard, prese una seconda laurea in Legge e andò a lavorare a Chicago, in uno studio legale specializzato nelle cause sulla discriminazione nel lavoro. Lo stipendio non gli bastava e arrotondava insegnando anche alla Law School della University of Chicago. Nel frattempo aveva conosciuto Michelle, si era sposato, ed erano nate due bambine. La sua carriera politica comincia a questo punto: prima nel Senato dell’Illinois, poi nel Senato nazionale. Sulla pista verso la Casa Bianca lo ha messo Kerry nel 2004, presentandolo agli elettori della Convention democratica. Barack fu l’unico eletto afroamericano al Senato, il quinto nero nella storia degli Stati Uniti. Un piccolo record, polverizzato da quello di ieri: il primo nero della storia a entrare alla Casa Bianca. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 6/11/2008]