La Gazzetta dello Sport, 15 dicembre 2008
E’ quasi Natale, le vacanze s’avvicinano, non ci sono altri scioperi in vista e abbiamo a disposizione compagnie aeree risanate e treni che vanno a 300 all’ora
E’ quasi Natale, le vacanze s’avvicinano, non ci sono altri scioperi in vista e abbiamo a disposizione compagnie aeree risanate e treni che vanno a 300 all’ora.
• Magnifico, no?
L’ultima volta – cioè una quindicina di giorni fa – ho pagato un Roma-Milano open 360 euro. E certo che a questi prezzi Alitalia sarà risanata al più presto!
• Non durerà a lungo. Il Milano-Roma con l’arrivo a Bologna in un’ora, cioè la Freccia rossa, costa appena una settantina di euro. Dovranno abbassare i prezzi per forza.
E se si mettessero d’accordo? Due soggetti soli, le Ferrovie dello Stato e la Cai, che dal 12 gennaio si chiamerà Alitalia. La Cai adesso è fatta di 21 soggetti. Hanno strapagato Air One, lei sa che alla fine Air One è stata venduta a Cai e sarà fusa con Alitalia? Cioè di due compagnie ne hanno fatta una. Quindi ogni ipotesi di concorrenza nei cieli è svanita. Si obietta: c’è il treno. possibile, ma solo sulla rotta Roma-Milano. Anche se è la tratta più ricca d’Europa, resta ciononostante una sola tratta su molte. Non c’è gente che va o vorrebbe andare in aereo da Napoli a Torino? O da Venezia a Catania?
• Come funziona questa faccenda Alitalia, alla fine?
Il decollo della nuova compagnia avverrà tra un mese esatto. Ci sono meno soldi del previsto: 850 milioni, ripartiti tra 21 soci. Le procedure di selezione dei dipendenti cominciano oggi: 13.533 persone, 1.170 a tempo determinato. 148 aerei, 70 destinazioni, fatturato 2009 da 4,8 miliardi, pareggio alla fine dell’anno prossimo, mezzo miliardo di investimenti subito e altri 900 nel 2010. Sono stati pagati 427 milioni per la vecchia Alitalia (più l’accollo di debiti per seicento milioni circa) e 300 milioni per Air One, con altri 496 milioni di debiti. Cioè: la nuova Alitalia parte con un miliardo di debiti avendo lasciato in capo alla vecchia Alitalia almeno 1,4 miliardi di passività a cui dovrà far fronte lo Stato (cioè i contribuenti). Gli 850 milioni di capitale (ad oggi non ancora interamente versati) diventeranno un miliardo e cento milioni entro la fine dell’anno: i 250 milioni mancanti verranno portati dal partner straniero che si prenderà il 20 o il 25% delle quote. Il partner straniero sarà, a detta di tutti, Air France. Il quale, a quanto si è capito, porrà stavolta una sola condizione: che la gestione della compagnia non dipenda dalla politica. E non è una richiesta da poco.
• Questi nuovi padroni di Alitalia non sono privati? Che c’entra la politica?
C’è sempre il problema dell’hub. E cioè: quale sarà l’aeroporto centrale della nuova Alitalia, Malpensa o Fiumicino? Colaninno ha detto che si può puntare su Malpensa, purché Linate venga depotenziata. In altri termini, Linate dovrebbe garantire il Roma-Milano e poco più. In questo caso, Alitalia riporterebbe a Malpensa 14 voli a lungo raggio (tra cui Miami, Chicago, San Paolo, Rio, Pechino, Shanghai), 41 internazionali e 18 nazionali, lasciando a Roma solo 4 voli a lungo raggio (Boston, New York, Toronto, Tokyo), 22 internazionali, 18 nazionali. Se invece Linate resterà quella che è adesso, allora la nuova Alitalia confermerà la rete operativa fino al 31 marzo: 13 rotte da Roma, e solo tre da Malpensa. Le pressioni politiche perché Cai-Alitalia salvi capra e cavoli condannandosi alla catastrofe sono cominciate da un pezzo. Il leghista Marco Reguzzoni ha commentato così la posizione di Colaninno: «Colaninno non può dettare condizioni al Nord. Non compete a lui stabilire quale debba essere la politica del trasporto aereo su Linate e Malpensa». Lei capisce che esiste ancora qualche chance che Spinetta se ne resti a Parigi.
• E la storia del treno?
Bella storia. L’altro giorno le autorità sono andate da Milano a Bologna in 65 minuti e poi sono tornate a Milano in 55. Punte di 300 all’ora, media di 180 kmh. L’amministratore delegato delle Ferrovie, Mauro Moretti, ha detto che tra un anno la linea sarà completata e si andrà in tre ore da Roma Termini a Milano Centrale (o viceversa). Scegliendo le due stazioni periferiche Tiburtina e Rogoredo basteranno addirittura 2 ore e 45. L’alta velocità definitiva fa parte di un progetto che collega Torino a Salerno e Berlino a Palermo. Tutti s’affannano a giurare che non ci sarà la guerra con l’aereo. Però oggi tra Linate e Fiumicicino viaggiano nove milioni e mezzo di persone l’anno. Io dico che Colaninno avrà problemi a tenersi tutti questi clienti: per via dei prezzi troppo alti, della perdita di passeggeri (fenomeno mondiale che si accentuerà nel 2009), della concorrenza di Malpensa e della concorrenza del treno, che ti porta a minor prezzo da centro città a centro città. Faccio finta poi che piloti e hostess, una volta entrati nella nuova Alitalia, si dimentichino le delicatezze sindacali che praticavano nella vecchia. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 15/12/2008]