Salmaggi e Pallavisini, 1 gennaio 1945
La situazione tedesca sul fronte all’inizio del 1945
• Fronte sovietico. Grazie (se così si può dire) alle disfatte subite, il fronte che i tedeschi devono tenere contro i sovietici e i loro alleati si è ridotto da 4.450 a 2.250 km all’inizio dell’anno. Esso corre dal Mar Glaciale Artico, a ovest di Petsamo e di Kirkenes, fino al Lago Inari. A sud del Baltico, lo Heeresgruppe Nord, isolato in Lettonia, difende la penisola di Curlandia. Nella Prussia Orientale, Memel è pure isolata, e per il resto il fronte segue, grosso modo, il confine della provincia tedesca. La linea del Narew, della Vistola e del San segnano il fronte in Polonia, con un grosso saliente sovietico a sud nella zona di Sandomierz. La parte estremo orientale della Slovacchia è in mano sovietica, mentre in Ungheria l’Armata Rossa combatte a Budapest e si è stabilita lungo una linea che, dal confine cecoslovacco, scende a sud fino alla capitale magiara, poi piega a ovest fino al Lago Balaton e ancora a sud fino alla Drava, penetrando in Jugoslavia dove la linea del fronte è più fluida: i tedeschi hanno evacuato in parte, ma non del tutto, i Balcani. Quelle che vi svolgono sono comunque azioni di retroguardia. [Salmaggi e Pallavisini]