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 2009  aprile 30 Giovedì calendario

Dunque, è successo di nuovo: Veronica Berlusconi ha attaccato il marito per la scelta di mettere in lista per le Europee delle belle ragazze con qualifiche molto scarse

Dunque, è successo di nuovo: Veronica Berlusconi ha attaccato il marito per la scelta di mettere in lista per le Europee delle belle ragazze con qualifiche molto scarse. Parole assai dure, rilasciate all’Ansa: «Ciarpame per l’imperatore» e la notazione «Benché invitato non è mai venuto alla festa per i 18 anni dei suoi figli» posta a margine di una notizia che voleva Berlusconi a Napoli domenica scorsa per festeggiare il compleanno della diciottenne Noemi Letizia, la quale ha peggiorato la situazione riferendo ai giornali tutta giuliva che lei chiama il Cavaliere “papi”.

Berlusconi ha risposto?
Un fiume in piena, ieri da Varsavia, al punto che se volessimo riferire tutto parola per parola non basterebbe lo spazio di questa rubrica. In sintesi: secondo il premier, “la signora” (testuale) avrebbe creduto alle montature dei giornali di sinistra, la verità invece è che le belle ragazze candidate sono appena tre, e cioè Lara Comi, Licia Renzulli e Barbara Matera. Di queste, solo la Matera proviene dal mondo dello spettacolo. Berlusconi dà molta importanza al fatto che siano laureate. Della Comi ha detto che è “bravissima” (c’è un video in internet dove si vede che è assai pronta a rispondere a domande fatte in tono Iene, ma per niente cattive). Della Renzulli ha ricordato che fu prima dei non eletti alle ultime politiche e che lavora con i bambini del Bangladesh. Della Matera – appunto – ha sottolineato che è laureata, che è bellissima e che è fidanzata con il figlio di un prefetto amico di Gianni Letta.

Non mi sembrano dei gran curriculum.
Il premier ha detto che in Europa non vuole “persone maleodoranti e malvestite”. Ha aggiunto: «Voglio rinnovare la politica».

Una faccenda tutta privata?
E’ evidente che il Parlamento, nella mente di Berlusconi, non è così importante. Né quello italiano né quello europeo. La faccenda delle belle ragazze, apprentemente frivola, ci porta dritti alla discussione su che tipo di riforma dello Stato e di bilanciamento dei poteri ha in mente il Cavaliere. Quello che si capisce è: rafforzamento del premier e indebolimento delle Camere. Se i futuri poteri del primo ministro dovranno essere in qualche modo riequilibrati, non lo saranno attraverso le assemblee. Noto di passata che anche D’Alema, in un’intervista di ieri al Corriere da cui si potrebbe arguire che vuole candidarsi alla guida del partito, mette al primo posto la riduzione, almeno numerica, degli eletti di tutte le specie e grado.

Ma poi le liste PdL sono uscite? Chi c’è dentro?
Le hanno presentate ieri. Beh, tra i personaggi dello spettacolo c’è anche Iva Zanicchi (però messa all’ultimo posto). Mastella a Sud (dove è stato tagliato Pomicino), La Russa, unico ministro in corsa, nella circoscrizione di Nord Ovest. Berlusconi dappertutto, così come dall’altra parte ha fatto Di Pietro. Il Partito democratico presenta candidati con meno paillettes, anche se la scelta di Sassoli come capolista al Centro secondo alcuni degli avversari è del genere Matera: bello, benvestito e reso celebre dalla tv. Verdini, Bondi e La Russa, coordinatori del PdL, hanno spiegato che su 72 candidati del Centro-destra il 40% sono donne e 33 hanno tra 25 e 50 anni.

Cone finirà tra Silvio e Veronica?
Veronica si è inserita in una polemica che avevano cominciato quelli di Farefuturo, l’associazione culturale di Fini. «Le donne non sono gingilli da utilizzare come specchietti per le allodole» eccetera, con dure critiche «ad una dirigenza di partito che fa uso dei bei volti e dei bei corpi di persone che con la politica non hanno molto a che fare, allo scopo di proiettare una (falsa) immagine di freschezza e rinnovamento». Si adoperava anche l’espressione «uso strumentale del corpo femminile». Berlusconi non aveva neanche risposto, Fini aveva detto che le critiche gli risultavano «comprensibili, ma eccessive e non totalmente condivisibili». Berlusconi, che all’attacco di Veronica di due anni fa aveva risposto pubblicamente con una lettera d’amore (anche se in privato le aveva mandato gli avvocati), stavolta l’ha chiamata «la signora», un appellativo per niente tenero in quel contesto. Ancora più significativo il comportamento tenuto nel forum del sito di Forza Italia. Chiuso insolitamente per quattro ore e poi aperto a una valanga di attacchi dei militanti: «Troppo comodo fare la moglie di Silvio, goderne gli agi e poi attaccarlo» oppure «Non sei mai stata una grande attrice e hai fatto una vita da favola grazie a tuo marito. Piantala di infangarlo», o, peggio ancora, «Ricorda che Silvio ti ha visto al cinema in Attila il flagello di Dio» (oltre tutto una falsità, ma lasciata correre dai responsabili del sito). Un altro commento frequente è stato: «Le mogli dei premier europei non si sognerebbero mai di ridicolizzare i propri mariti». [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 30/4/2009]